Artigianato, il futuro della ceramica veneta tra innovazione e sostenibilità
Nuove direttive di crescita per il settore della ceramica veneto, guardando all’innovazione e al progresso. Questo il tema centrale del convegno organizzato a Nove (Vi) da Confartigianato Imprese Veneto e Confartigianato Imprese Vicenza dal titolo “Ceramic@rtigiana, il futuro delle imprese fra innovazione e tradizione” di sabato 10 settembre.
Per le tematiche affrontate, presentati prima di tutto i dati del settore, forniti dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese: a livello nazionale, il settore della ceramica conta oltre 3.000 imprese, di cui il 64% sono artigiane (2.128). In Veneto si registrano 290 aziende, con una prevalenza di imprese artigiane (199, pari al 68,6%), che rappresentano il 9,3% del totale nazionale. Il settore impiega 4.200 persone in Italia, di cui 763 in Veneto. Nonostante un trend negativo, la produzione ceramica resiste nel manifatturiero. Le esportazioni a maggio 2024 hanno raggiunto i 339 milioni di euro, con il Veneto che contribuisce per il 23,8% delle esportazioni italiane del settore, incidendo per l’1,13% sul valore aggiunto regionale. Rinnovata inoltre la necessità di accrescere la “rete di imprese”, già avanzata per il settore ceramica, che per il 96% dei contratti di rete presenta come capofila una micro o piccola impresa, con 33 mila di queste aziende coinvolte (provenienti da diversi settori). Dei 6.553 contratti in essere, 5.731 hanno a capo una micro (87%), 568 una piccola (9%) e solo 254 una medio-grande (4%).
Per il futuro, previsto per il settore una maggiore cura nei confronti della sostenibilità, abbandonando processi che sfruttano le risorse senza riguardo per l’ambiente. L’obiettivo è adottare tecnologie innovative, materiali riciclati e processi a basso impatto, con una visione di sostenibilità non solo ambientale ma anche sociale. Questo implica la creazione di posti di lavoro di qualità, la valorizzazione delle competenze artigiane e il rispetto delle condizioni lavorative dignitose. Una sfida ambiziosa, che tiene in considerazione anche le sfide del settore, tra cui l’aumento dei prezzi, i costi energetici, la carenza di personale e la competizione internazionale.
Al convegno è intervenuta Maria Teresa Maroso, presidente provinciale Vicenza mestiere ceramica e vetro: «Una grande opportunità, quella di reinventare la nostra tradizione, di coniugare l’antica sapienza dei nostri maestri con le più avanzate tecnologie, di creare un futuro sostenibile per la nostra ceramica. Per farlo, abbiamo bisogno di lavorare insieme, di superare le divisioni e di costruire una rete solida e coesa. Imprese, istituzioni, università, ricercatori: ognuno di noi ha un ruolo fondamentale da svolgere. Solo attraverso la collaborazione possiamo affrontare le sfide del presente e costruire un futuro migliore».