Veneto, Pil regionale su oltre l'1% e boom di turisti rispetto al 2023

Aumento del PIL regionale dell’1,1%, rallentamento dell’inflazione e incremento dei flussi turistici che supera il boom del 2023. Questi sono alcuni dei segnali positivi emersi dal “Bollettino socio-economico del Veneto” di luglio 2024, sviluppato dall’Ufficio di Statistica della Regione Veneto. All’interno del report sono state analizzate diverse categorie di dati, utili a delineare una panoramica relativa allo stato economico e sociale della regione, con risultati significativi in diversi ambiti.

Economia

Gli indicatori congiunturali per l’inizio del 2024 mostrano un rallentamento dell’inflazione e un miglioramento degli indici di fiducia dei consumatori. Per il primo parametro, a giugno 2024 in Veneto si mantiene lo stesso livello inflattivo dei due mesi precedenti (+1,3%). Per quanto riguarda i consumi, le vendite al dettaglio a maggio 2024 segnano una variazione positiva sia in valore che in volume: le vendite dei beni alimentari aumentano (+1,1% in valore e +0,8% in volume), mentre quelle dei beni non alimentari sono in calo (-0,2% in valore e in volume). Per i consumi delle famiglie e per gli investimenti fissi lordi in Veneto è stimata una crescita, rispettivamente, dell’1,3% e del 4,5% nel 2023. Nel 2024 si stima che i consumi delle famiglie venete cresceranno dello 0,7% e gli investimenti fissi lordi del 2,1%.

Imprese e commercio

Nel secondo trimestre del 2024, il numero di imprese attive in Veneto è diminuito dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, l’andamento congiunturale delle aziende attive rimane stabile (+0,2% rispetto al trimestre precedente). La riduzione interessa tutti i macro settori economici, meno accentuata nei comparti delle costruzioni e dei servizi. Il settore delle costruzioni subisce però un calo più intenso (-0,9% regionale contro +0,1% nazionale) a causa della politica monetaria meno espansiva.

Nel primo trimestre del 2024, l’export veneto ha registrato una contrazione del 5,1%, pari a 1,1 miliardi di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2023, influenzato dalle tensioni geopolitiche. Questo calo è maggiore rispetto alla media nazionale (-2,8%). Le eccezioni positive riguardano il comparto orafo (+16,3%), le produzioni agroalimentari (+1,7%) e il settore dell’ottica e delle apparecchiature medicali (+1,9%). I principali mercati di destinazione registrano un calo del fatturato, con eccezioni per Belgio, Turchia ed Emirati Arabi Uniti.

Turismo

Dopo un 2023 record per il turismo in Veneto, i primi cinque mesi del 2024 mostrano un ulteriore incremento delle presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Determinanti gli eventi tenutisi nell’arco del periodo, come  l’Adunata degli Alpini a Vicenza e il Giro d’Italia, che registrano un aumento del 15,7% degli arrivi e del 20,5% delle presenze rispetto a maggio 2023. La crescita è trainata dai turisti stranieri, con un significativo incremento dei visitatori tedeschi, americani e il ritorno dei cinesi, sebbene ancora in numero ridotto rispetto al periodo pre-pandemico.

Giovani e lavoro

Il Veneto attira studenti universitari da altre regioni e dall’estero, con un saldo positivo tra laureati in entrata (3.800) e in uscita (3.100). Le lauree più attrattive sono nell’area Umanistica ed Economica. Il 60% dei veneti laureati fuori regione desidera tornare in Veneto per lavorare.

Nonostante 3 su 4 laureati veneti rimangano a lavorare nel territorio, la regione deve affrontare sfide nel garantire buone condizioni lavorative. I dati mostrano che all’estero i laureati ottengono contratti a tempo indeterminato più frequentemente, con stipendi sensibilmente più alti rispetto a quelli che rimangono in Veneto. Ad un anno dalla laurea, i laureati in Veneto guadagnano circa 1.400 euro netti al mese, mentre chi lavora all’estero arriva a 2.000 euro. A tre anni dalla laurea, il gap salariale si amplia ulteriormente.

Nel 2024, in Veneto, si registra una diminuzione degli occupati dell’1% rispetto alla crescita media italiana dell’1,7%. Le donne sono particolarmente colpite, con un calo del 3,8% nelle occupate e un aumento del 4,5% nelle disoccupate. Gli uomini, invece, mostrano una tendenza opposta.

Ambiente e società

Il 2023 è stato l’anno più caldo a livello globale dal 1850. In Veneto, la temperatura media annua nel 2023 è stata di 12,7°C, come nel 2022, i due anni più caldi dal 1993. Le precipitazioni mostrano un trend meno definito, con meno giorni di pioggia ma più intensi.

Il benessere dei cittadini in Veneto è elevato, con il 79% che esprime soddisfazione per la propria vita e l’86% che giudica il proprio stato di salute buono o eccellente. Tuttavia, i minori sono in calo: nel 2022 erano 741.223, l’11% in meno rispetto a dieci anni prima. Il 23,9% dei minori è a rischio povertà o esclusione sociale, una percentuale comunque inferiore alla media italiana ed europea.

Ottimi risultati relativi anche al supporto alla crescita dei bambini, con una rete di servizi che include aiuti informali, servizi per la prima infanzia, scuole con mensa e tempo pieno, biblioteche e spazi verdi. Questi servizi sono valutati positivamente rispetto ad altre regioni italiane.

Zaia: «Veneto uno dei motori d’Italia»

«I dati Prometeia che a luglio stimano la crescita del PIL Veneto nell’arco dell’anno a +1,1% contro la previsione nazionale dello 0,9% dimostrano ancora una volta che la nostra Regione è uno dei motori d’Italia. A fare la differenza è il turismo che, grazie al ritorno molto consistente degli stranieri, nei primi cinque mesi di quest’anno ha registrato un +8,4% delle presenze rispetto allo stesso periodo del 2023. In questo contesto roseo, non sottovalutiamo il rallentamento del settore produttivo, pur consapevoli che gli elementi congiunturali stanno influendo in modo significativo sul settore», è il commento ai dati del report del presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

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