Turismo, in Veneto nel 2024 già 28 milioni di presenze. Superato il record del 2023

Crescono anche quest’anno i dati relativi all’afflusso turistico nella Regione, con aumenti che superano i dati del 2023, anno record per il turismo in Veneto. I dati, pubblicati dall’Ufficio di Statistica della Regione Veneto sono frutto dell’elaborazione dei dati Istat per il primo semestre del 2024. Aumenta il numero degli arrivi registrati, 9, 5 milioni (4,4% rispetto al primo semestre del 2023) e i pernottamenti, con 28,2 milioni di presenze, in aumento del 2,1% dell’anno precedente.

A interessare i turisti, non solo l’iconica città di Venezia, aumentano infatti le visite ad altre località caratteristiche della Regione: riconosciute a livello internazionale località come Cortina, le Ville Venete della Riviera del Brenta e Vicenza,  oltre alle mostre dei Musei Civici. Nuovi trend in crescita anche per le località enogastronomiche, come le Colline del Prosecco e l’area dei Colli Euganei, recentemente riconosciuta dall’UNESCO come Riserva Mondiale della Biosfera.

Sempre più apprezzate le strutture alberghiere, con un aumento degli arrivi dell’1,2% e delle presenze dello 0,5%, anche se i livelli pre-pandemici non sono ancora stati raggiunti. Tuttavia, è il settore extralberghiero a segnare un vero e proprio trionfo, superando tutti i record storici, con un incremento del 31,7% negli arrivi e del 16,5% nelle presenze rispetto al 2019.

Riguardo alle presenze dei visitatori stranieri, importanti i flussi turistici provenienti da Stati Uniti, Francia, Polonia e Cina, nonostante le presenze cinesi siano ancora la metà rispetto ai dati del 2019. A fine giugno, su un totale di oltre 28 milioni di presenze turistiche, la quota straniera ha raggiunto quasi i 19,5 milioni: un numero destinato a crescere ulteriormente nel corso dell’anno grazie alla crescente visibilità internazionale delle destinazioni venete.

L’Assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, ha commentato: «Questi dati premiamo il lavoro dei nostri imprenditori e ci dicono che stiamo lavorando bene su tutti i fronti, ma è importante continuare a investire nella filiera turistica per mantenere la regione al primo posto tra le destinazioni turistiche italiane, affrontando anche il tema dell’overturism con consapevolezza e riflessioni per un turismo sostenibile e di qualità».

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