Manifatturiero Veneto, crescita negativa nel secondo trimestre
Dati in chiaroscuro per il settore manifatturiero in Veneto, con volumi produttivi che nel secondo trimestre del 2024 restano in calo allo -0,5%. Il dato emerge dal report condotto da Unioncamere Veneto, all’interno dell’analisi statistica VenetoCongiuntura sull’industria manifatturiera attraverso un campione di oltre 2.100 imprese, con un’occupazione complessiva di 112.000 addetti. Non solo segnali negativi tuttavia, cresce infatti il volume dell’export rispetto al primo trimestre dello stesso anno, con un aumento fissato all’1,9%
Distribuzione della produzione
Nel secondo trimestre, il 45% delle imprese ha riportato una diminuzione della produzione, mentre il 39% ha segnalato un aumento. Per il 16%, il volume produttivo è rimasto stabile. La produzione di beni di consumo è cresciuta dello 0,4%, mentre è calata dello 0,5% per i beni di investimento e del 3,1% per i beni intermedi.
Andamento dei settori
I settori alimentare e bevande (+4%), gomma e plastica (+3,3%) e carta e stampa (+2,7%) hanno registrato crescite, mentre il legno e mobili (+0,4%) ha mostrato un recupero significativo rispetto al trimestre precedente, con miglioramenti in tutti gli indicatori monitorati: produzione, fatturato, ordini interni ed esteri. . In contrasto, la moda, includendo abbigliamento, calzature e pelletteria registra una flessione del -5,9%, a causa del calo della domanda interna. Andamento negativo anche per mezzi di trasporto (-5,7%) a causa delle incertezze legate alla transizione energetica, che hanno frenato il rinnovo del parco auto esistente. L’industria dei metalli ha visto una diminuzione del 4,3%. Le variazioni della produzione sono risultate meno negative per le macchine e apparecchi meccanici (-1,4%), mentre il settore del marmo, vetro e ceramica è rimasto sostanzialmente stabile (-0,2%).
Altri indicatori
Il 58% delle imprese ritiene adeguate le giacenze di prodotti finiti, con un 7% che le considera scarse e un altro 7% in eccesso. La domanda è calata dello 0,4% ,confermata anche dalla dinamica trimestrale con una variazione congiunturale destagionalizzata del -0,9% . Il fatturato totale è sceso dello 0,8%, 0,1% in fase trimestrale.
Il grado di utilizzo degli impianti è rimasto stabile al 70%, così come il periodo di produzione assicurato dal portafoglio ordini, che si attesta a 55 giorni.
Previsioni
Gli imprenditori manifatturieri mantengono un clima di fiducia per i mesi estivi, con il 36% che prevede un aumento della produzione, una percentuale più alta nei settori alimentare (44%) ed elettronico (39%). Il 37% si attende un incremento degli ordini esteri, mentre solo il 33% prevede una crescita degli ordini interni.
Il Presidente di Unioncamere Veneto Antonio Santocono, commenta i risultati dell’indagine:
«I livelli produttivi sono lievemente inferiori rispetto al primo trimestre dell’anno e resta invariato il grado di utilizzo degli impianti, fermo al 70% della capacità produttiva. Qualche segnale positivo viene dagli ordinativi esteri in leggera crescita, che fanno migliorare le aspettative e le previsioni degli imprenditori per la seconda parte dell’anno a conferma della ripresa del commercio mondiale. Rimane invece ancora debole la domanda interna, anche perché sulle decisioni di spesa delle famiglie continuano a pesare l’incerta evoluzione del mercato del lavoro e dell’inflazione, scesa meno rapidamente delle attese. La sostanziale tenuta del comparto e l’ottimismo dei nostri imprenditori, però, dimostrano ancora una volta la resilienza e la volontà di reagire del nostro tessuto produttivo. Come sistema camerale veneto, stiamo mettendo in campo tutto l’impegno possibile per supportarli, anche con la capacità di analizzare e interpretare lo stato di salute dell’economia e di cogliere con maggior precisione i punti di forza e quelli più critici che necessitano di ulteriore attenzione e aiuti, per accendere un Rinascimento economico contrassegnato dai valori del coraggio, dell’intraprendenza e della genialità di nuove idee d’impresa».