A Chioggia il maltempo distrugge le coltivazioni, Coldiretti: «Perso l'80% del raccolto»

Ingenti danni causati dal maltempo per le coltivazioni del chioggiano. Lunedì 19 agosto, in seguito alle forti piogge, registrati oltre 200 millimetri di acqua piovana caduta in poche ore, che ha allagato completamente i terreni coltivati. Tra le piantumazioni più danneggiate, il radicchio dei campi di Rosolina e Porto Viro e le carote degli orti di Chioggia, con perdite stimate dell’80%.

Adesso per i coltivatori sarà tutto da rifare. Il radicchio tondo di Chioggia, tra i prodotti più conosciuti, pronto alla raccolta a settembre andrà ora completamente riseminato, con effetti sulle coltivazioni del radicchio per il periodo autunno-invernale. Insieme a questi anche le carote, 150 ettari di terreno completamente allagato che a distanza di giorni necessita ancora di essere drenato.

Le precipitazioni nei territori colpiti registrano un record: oltre 166 millimetri di pioggia a Rosolina e 189,2 millimetri a Chioggia nell’arco di 24 ore. A Chioggia, nelle tre ore più intense, l’Arpav ha rilevato un livello record di 143 millimetri di pioggia, superando il precedente massimo di 123,8 millimetri registrato il 13 settembre 2008. Questo dato ha un tempo di ritorno stimato superiore ai 100 anni. A Rosolina, invece, nelle tre ore più intense sono stati registrati 129 millimetri di pioggia, un valore superato solo una volta, anch’esso il 13 settembre 2008, con 147 millimetri.

«I campi più colpiti sono quelli delle orticole, in particolare una delle eccellenze del territorio, il radicchio tondo di Chioggia – riferisce Silvio Parizzi, direttore di Coldiretti Rovigo – che era appena stato trapiantato e ora è tutto da rifare. L’agricoltura è da sempre uno dei settori più colpiti dalle calamità, ma la pioggia di lunedì non si può classificare come un evento climatico normale, trattasi proprio di vera bomba d’acqua contro la quale non esiste nessun tipo di difesa attiva per gli agricoltori».

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