Veneto fondi FSE per aiutare 12.500 anziani non autosufficienti

La Regione Veneto attinge alla programmazione PR Veneto FSE Plus 2021-2027 per recuperare circa 61,5 milioni di euro destinati alla gestione della non autosufficienza degli anziani. Questo progetto sperimentale, presentato di recente, segna un’inedita collaborazione tra gli assessorati regionali alla Sanità e Sociale e al Lavoro e Formazione. L’obiettivo è di assegnare, tramite un bando curato da Azienda Zero, 400 euro al mese per un anno a 12.500 anziani non autosufficienti, di cui 5.200 assistiti a domicilio e 7.300 in struttura.

La programmazione regionale FSE Plus 2021-2027 ha una dotazione generale di 1 miliardo di euro, con l’intento di incidere sul sistema economico e sociale del Veneto, al fine di aumentare la capacità della regione di competere e di includere le fragilità, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. I 61,5 milioni destinati agli anziani non autosufficienti mirano a migliorare l’accesso paritario e tempestivo a servizi di qualità, sostenibili e a prezzi accessibili, includendo servizi che promuovono l’accesso agli alloggi e all’assistenza incentrata sulla persona.

Il contributo economico sarà assegnato tramite un bando preparato da Azienda Zero, con il supporto delle Ulss come front office. I requisiti per partecipare includono una valutazione SVAMA (Scheda per la Valutazione Multidimensionale dell’Adulto e dell’Anziano) con punteggio non inferiore a 70 punti e un Isee sociosanitario inferiore a 40.000 euro. I beneficiari riceveranno 400 euro al mese per un anno. Per i servizi a domicilio, questi fondi potranno essere utilizzati per supportare le attività quotidiane, sia che l’anziano viva da solo o in co-housing. Per i servizi in struttura, il contributo sosterrà “le prestazioni di residenzialità sociosanitaria per la parte di assistenza tutelare ed alberghiera”.

In Veneto, secondo l’ultima Relazione sociosanitaria della Regione, ci sono 328.045 anziani non autosufficienti, di cui circa 31.400 assistiti in struttura. La maggior parte di questi anziani è assistita a casa da familiari o da badanti, evidenziando l’importanza di questo progetto sperimentale nel migliorare le condizioni di vita di una parte vulnerabile della popolazione.

«Attingere a risorse europee per potenziare la gestione della non autosufficienza degli anziani, sostenuta per la massima parte in modo autonomo dalle famiglie, è una novità interessante», commenta Tina Cupani, segretaria generale Fnp Veneto, «ma non possiamo non rilevare due criticità di partenza: 12.500 destinatari rappresentano nemmeno il 4% degli anziani non autosufficienti in Veneto. E per come viene descritto il bando, si configura un contributo “su richiesta”: il timore è che molti interessati nemmeno vengano a conoscenza dell’opportunità, dato che proprio i nuclei più fragili sono quelli più in difficoltà ad accedere alle agevolazioni, e che sul sito della programmazione 2021-2027 si individuano come periodo per le domande i mesi “vacanzieri” di luglio e agosto».

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