Morti sul lavoro, il Veneto ha l'incidenza più bassa in Italia

L’Osservatorio Sicurezza e Ambiente di Vega Engineering ha recentemente pubblicato una mappatura del rischio legato alla sicurezza sul lavoro in Italia. Questo lavoro, essenziale per individuare le aree più fragili del Paese, ha evidenziato un’incidenza di mortalità sul lavoro sorprendentemente bassa per il Veneto, posizionandolo in una favorevole “zona bianca”.

Secondo i dati aggiornati a fine maggio 2024, il Veneto vanta il tasso di mortalità (ovvero il numero di decessi a lavoro ogni milione di occupati) sul lavoro più basso della Penisola, con 6,3 morti per milione di occupati. Questo dato è quasi la metà rispetto alla media nazionale di 12,1 morti per milione, ponendo il Veneto come modello virtuoso in tema di sicurezza sul lavoro.

Entrando nel dettaglio provinciale, emergono principalmente due categorie:

Zona Gialla: Belluno (11,1), Venezia (10,7) e Verona (9,2).

Zona Bianca: Padova (6,9), Vicenza (2,6), Treviso (2,5) e Rovigo (0,0).

Nei primi cinque mesi del 2024, i decessi rilevati sono stati 19, contro i 33 dello stesso periodo nel 2023. Di queste vittime, 14 sono morte sul luogo di lavoro, mentre 5 in itinere. A guidare la triste classifica regionale per numero totale di vittime è Verona (7). Seguita da Padova (5), Venezia (4), Belluno, Treviso e Vicenza (1). Le vittime in occasione di lavoro sono state registrate a Verona e a Venezia (4), Padova (3), Belluno, Treviso e Vicenza (1). Rovigo non registra vittime sul lavoro. Delle 14 vittime registrate in occasione di lavoro, 4 erano straniere.

Le denunce di infortunio complessive alla fine di maggio 2024 sono aumentate dell’1,5% rispetto al 2023, passando da 29.549 a 30.001. Nonostante l’aumento, il tasso di crescita è inferiore alla media nazionale del 2,1%. Il settore manifatturiero risulta il più colpito con 5.374 denunce, seguito da costruzioni (1.717), commercio (1.594), trasporti e magazzinaggio (1.427), e sanità (1.293). Le province con il maggior numero di denunce sono Vicenza (5.772), Verona (5.722) e Padova (5.640).

Le denunce di infortunio sono state più numerose tra gli uomini (19.790) rispetto alle donne (10.211). Le denunce di infortunio in occasione di lavoro hanno seguito una tendenza simile: 17.347 per gli uomini e 7.959 per le donne. I lavoratori stranieri hanno presentato 7.366 denunce totali, di cui 6.116 per infortuni avvenuti sul lavoro.

“Siamo giunti quasi al giro di boa di metà anno e in Veneto si contano 19 vittime sul lavoro. Circa quattro decessi al mese. Uno alla settimana. Rispetto alla fine di maggio 2023 si rileva ancora, come lo scorso mese, un decremento della mortalità più che significativo e pari al 42,4%. I decessi registrati nei primi cinque mesi dell’anno scorso, infatti, erano 33. E con tale tendenza il Veneto nei primi cinque mesi del 2024 rimane in ‘zona bianca’ con l’incidenza di mortalità più bassa del Paese” commenta Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre. “La riduzione degli infortuni mortali – prosegue il Presidente – non trova corrispondenza negli infortuni totali, ossia la somma di mortali e non mortali, per i quali si rileva invece un, seppur minimo, incremento dell’1,5%”.

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