Hera, la semestrale: calano i ricavi, aumenta il margine operativo
Ricavi in calo, a quota 5.536,8 milioni di euro (-33,3%). Cresce invece il margine operativo lordo (Mol) a 732,7 milioni di euro, +2%. In netta ascesa anche l’utile netto di pertinenza degli azionisti a 218,4 milioni di euro, che fa segnare un +16,4%: questi i dati principali del bilancio semestrale del gruppo Hera.
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto dal Presidente Esecutivo Cristian Fabbri, ha approvato oggi all’unanimità i risultati consolidati del primo semestre 2024.
Il semestre si chiude con risultati economici e investimenti operativi in crescita rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, in uno scenario di mercato più stabile per la minor volatilità dei prezzi delle commodity energetiche, anche se non ancora pienamente rientrato ai livelli pre-crisi. Le buone performance economico-finanziarie sono frutto del consolidato modello industriale multibusiness del Gruppo, bilanciato tra attività regolamentate e a libera concorrenza.
La relazione semestrale consolidata al 30 giugno dimostra, ancora una volta, la grande solidità patrimoniale e finanziaria della multiutility e riconferma l’attenzione verso la crescita resiliente e sostenibile dell’azienda e dei territori serviti, con la creazione di valore per tutti gli stakeholder.
Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“Anche i risultati del primo semestre 2024, con i principali indicatori economico-finanziari in crescita, testimoniano la costante generazione di valore per tutti i nostri stakeholder. Il MOL sale a 732,7 milioni di euro, grazie al contributo delle varie aree di business, e si registra un forte miglioramento del ROI che si attesta al 9,6% – il 10% in più rispetto all’analogo periodo dello scorso anno – confermando appieno una redditività fortemente sostenuta dalla crescita delle attività “strutturali”. Questi progressi, dopo gli straordinari risultati del 2023, evidenziano la capacità del nostro Gruppo di realizzare gli obiettivi del Piano industriale, creando i presupposti di un ulteriore sviluppo sostenuto dall’incremento dell’8% del valore degli investimenti. Alla creazione di valore per gli azionisti a cui sono stati distribuiti dividendi in crescita del 12%, nel semestre si affiancano i significativi risultati sul fronte ESG che evidenziano un incremento del MOL a valore condiviso che raggiunge il 53% del MOL complessivo, la definizione di una strategia per raggiungere il target Net Zero al 2050, la sottoscrizione del Patto del Buon Lavoro e il programma di sviluppo dei fornitori che confermano ulteriormente la centralità dell’ambiente, dei lavoratori e dei fornitori come protagonisti e beneficiari del percorso di sviluppo sostenibile definito nel nostro Piano industriale, a favore delle comunità nelle quali operiamo. Territori e comunità che si sono ulteriormente ampliati a luglio con l’arrivo di un altro milione di clienti elettrici a fronte della recente aggiudicazione della gara per il Servizio a Tutele Graduali per clienti domestici non vulnerabili”.
Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“La relazione semestrale evidenzia un significativo incremento di oltre il 16% dell’utile netto di pertinenza degli Azionisti, che sale a oltre 218 milioni di euro. La crescita industriale è rafforzata da un significativo contributo della struttura finanziaria, la cui solidità è garantita dal rapporto indebitamento finanziario netto/MOL che si attesta a 2,69x, confermando una piena flessibilità finanziaria. La crescita della marginalità operativa è riconducibile, in particolare, alle ottime performance del business delle reti, che complessivamente portano un contributo al MOL del Gruppo di quasi 270 milioni, +11%, grazie in particolare ai servizi di distribuzione energy e al ciclo idrico, e all’accelerazione della crescita dell’area waste che sale a 172 milioni (+5,3%). Una piattaforma infrastrutturale all’avanguardia e una strategia integrata multibusiness che sfrutta le sinergie industriali tra le varie società del Gruppo confermano il ruolo della multiutility di abilitatore della transizione green e della resilienza delle attività svolte nei territori serviti. Il nostro target Net Zero al 2050 è supportato anche dall’innovazione tecnologica, come, ad esempio, l’installazione di tecnologie di cattura e stoccaggio di carbonio su diversi termovalorizzatori del Gruppo”.
Ricavi per oltre 5,5 miliardi di euro
I ricavi si attestano a 5.536,8 milioni di euro rispetto ai 8.297,5 milioni al 30 giugno 2023 (-33,3%), prevalentemente per la riduzione dei prezzi energetici e per il minor valore delle attività di intermediazione.
Più in generale, la maggiore stabilità dei prezzi delle commodity ha positivamente influenzato l’andamento di tutta la gestione economica e finanziaria del periodo.
Margine operativo lordo (MOL) in aumento a 732,7 milioni di euro
Il margine operativo lordo del primo semestre 2024 sale a 732,7 milioni di euro (+2%*) rispetto ai 718,3 milioni al 30 giugno 2023. Tale crescita è stata guidata da tutte le attività principali in portafoglio, dal ciclo idrico integrato alle attività sia regolate che a libero mercato dell’ambiente, fino alle tradizionali attività di vendita e distribuzione di energia consentendo di compensare il venir meno dei margini legati al superecobonus.
Risultato operativo netto e risultato ante imposte in crescita
Il risultato operativo netto al 30 giugno 2024 sale a 385,1 milioni di euro, in aumento del 2,8%* rispetto ai 374,7 milioni del primo semestre 2023. La performance positiva è legata ai minori accantonamenti al fondo svalutazione crediti principalmente per i clienti energy, per la riduzione dei prezzi delle commodity. Tale diminuzione ha quasi completamente compensato l’incremento degli ammortamenti legati agli investimenti di sviluppo in linea con quanto previsto nel Piano industriale.
In deciso miglioramento la gestione finanziaria, grazie al progressivo rilascio dell’assorbimento finanziario causato dalla crisi energetica e alla conseguente razionalizzazione finanziaria che ha generato un risparmio negli oneri collegati al debito, e ai proventi correlati ai crediti fiscali derivanti dai lavori incentivati nel 2023. Le positive risultanze della buona gestione operativa e finanziaria hanno consentito al risultato ante-imposte di attestarsi a 329,6 milioni di euro (+16%*) rispetto ai 284,2 milioni al 30 giugno 2023.
Utile netto di pertinenza degli Azionisti in significativa crescita a 218,4 milioni
Nonostante l’incremento del tax rate al 28% (26,8% a giugno 2023) a seguito del venire meno di alcune ottimizzazioni fiscali, l’utile netto sale a 237,3 milioni di euro (+14,1%*), rispetto ai 208 milioni del primo semestre 2023. In significativa crescita l’utile netto di pertinenza degli Azionisti del Gruppo pari a 218,4 milioni di euro (+16,4%*), rispetto ai 187,7 milioni al 30 giugno 2023. Questi risultati confermano una creazione di valore per tutti gli stakeholder perfettamente in linea con le attese di Piano.
Investimenti operativi in crescita e ulteriore rafforzamento della solidità del Gruppo
La mole degli investimenti conferma i programmi strategici della multiutility e vede significativi interventi su impianti, reti e infrastrutture: gli investimenti operativi del primo semestre, al lordo dei contributi in conto capitale, si attestano a 344,4 milioni di euro, in crescita dell’8,2% rispetto ai 318,4 milioni al 30 giugno 2023.
Il valore complessivo dell’indebitamento finanziario netto risulta pari a 4.063,5 milioni di euro rispetto ai 3.827,7 milioni al 31 dicembre 2023 e in miglioramento del 2% rispetto al primo semestre 2023. Il rapporto debito netto/MOL si attesta a 2,69x, ben al di sotto della storica politica prudenziale della multiutility, a riconferma della solidità finanziaria del Gruppo.
Il mantenimento di una bassa leva finanziaria, oltre a tenere stabili i livelli di rating, garantisce flessibilità alla multiutility e le consente di essere proattiva nella ricerca di eventuali opportunità per espandere ulteriormente il proprio perimetro. Inoltre, per garantire gli ulteriori eventuali fabbisogni straordinari di liquidità il Gruppo dispone ancora di una linea revolving sostenibile di 450 milioni di euro, con scadenza 2028, e di una linea di finanziamento Bei di 460 milioni di euro, utilizzabile entro settembre 2026 con durata di sedici anni.
Gruppo Hera prima multiutility italiana con target Net Zero al 2050
In data odierna il Consiglio di Amministrazione ha approvato anche il Climate Transition Plan che illustra la strategia e l’impegno del Gruppo Hera per raggiungere il target Net Zero al 2050, un traguardo che sarà perseguito con riferimento sia delle emissioni di gas serra dirette sia di quelle indirette per arrivare a una riduzione complessiva intorno al 90% al 2050, rispetto al 2019, e la rimozione di tutte le emissioni residue al termine del percorso di decarbonizzazione. Un ulteriore elemento distintivo della strategia di Gruppo che estende così nel lungo termine il proprio impegno ad essere abilitatore della transizione green garantendo la resilienza dei propri clienti e dei territori serviti. Per maggiori dettagli si rimanda al comunicato dedicato.
La crescita del valore condiviso, il Patto del Buon Lavoro e il programma di sviluppo per i fornitori rafforzano ulteriormente l’impegno del Gruppo Hera a favore dei propri stakeholder
In questi primi sei mesi dell’anno il MOL a valore condiviso, cioè il valore delle attività contribuiscono allo sviluppo sostenibile, ha raggiunto il 53% del MOL complessivo, in crescita rispetto al consuntivo del 2023.
Nel secondo trimestre il Gruppo Hera ha continuato a lavorare intensamente su tutti gli aspetti ESG al fine di garantire il pieno successo delle strategie di crescita e di creazione di valore nel medio e lungo termine. Oltre al piano per la decarbonizzazione, infatti, nel trimestre sono state formalizzate le strategie e le azioni concrete del Gruppo a favore di altri due importanti stakeholder: il personale ed i fornitori. Il Patto del Buon Lavoro definisce le strategie e le azioni per coinvolgere e far beneficiare i lavoratori del Gruppo alla crescita sostenibile definita nel piano industriale. Ponendo al centro la sicurezza, definendo un circolo virtuoso fra formazione, sviluppo professionale e aumento della produttività, migliorando il bilanciamento tra vita privata e lavoro, ed introducendo nel premio di risultato di tutti i lavoratori i target della crescita sostenibile.
Il programma di crescita dei fornitori (Hera_PRO) supporta la crescita dei fornitori su tematiche come la sicurezza e la sostenibilità a conferma dell’impegno del Gruppo nel contribuire alla crescita delle comunità nelle quali opera.