Fedex, 206 licenziamenti in Italia: Padova la sede più colpita. E scatta lo sciopero
Sciopero a livello europeo per i dipendenti di Fedex, che nella giornata di lunedì 22 luglio hanno deciso di contestare la decisione del boarding dell’azienda di spedizioni statunitense in merito ad un nuovo piano di licenziamenti previsto per l’Europa di oltre 2000 dipendenti, 206 solo in Italia.
Per la sede di Padova, contestati i tagli del personale nelle funzioni di assistenza clienti, back office e ufficio commerciale, mettendo a rischio le posizioni di 30 lavoratrici del distretto padovano a causa dell’esternalizzazione di questi processi per limitare i costi strutturali della società. Lo sciopero è frutto dell’accordo tra ETF, federazione europea dei lavoratori nel settore trasporti, FILT-CGIL (Federazione Italiana Lavoratori Trasporti), FIT-CISL (Federazione Italiana Trasporti) e UILTRASPORTI.
Forte adesione anche da parte dei dipendenti del centro logistico di Montecchio Maggiore, nel vicentino. Qui i dipendenti dell’azienda, in accordo con i sindacati, hanno aderito per il 100% del totale dei lavoratori allo sciopero di lunedì.
“I problemi occupazionali sono iniziati nel 2018 dopo l’acquisizione da parte della multinazionale dell’olandese TNT” spiega Nicola Folloni, RSA di Fedex Montecchio M., “per la volontà da parte di FedEx di entrare anche nel settore delle spedizioni su gomma. Purtroppo il gruppo dei Paesi Bassi ha portato inizialmente uno squilibrio finanziario tale da dover rivedere l’organizzazione. Ma mentre in altri paesi europei i “cantieri” originari di FedEx e quelli di TNT hanno trovano una buona riorganizzazione con situazioni di crisi occupazionale al minimo, in Italia vi sono stati dei problemi sin da subito a livello organizzativo-occupazionale: per esempio il “customer service” è stato trasferito totalmente in Albania. Noi a Montecchio e i colleghi dell’ex TNT di Altavilla pur essendo dipendenti della stessa azienda di fatto siamo due realtà diverse con organizzazioni del lavoro diverse”.
La situazione infatti non è nuova per i dipendenti di Fedex Italia: i disagi organizzativi e la mancata integrazione tra Fedex e TNT hanno portato a un giro di esuberi già a partire dal 2018, con la decisione appena annunciata si è giunti ora alla terza sessione di licenziamenti da parte della multinazionale. I segretari di FILT (Federazione Italiana Lavoratori Trasporti) presenti allo sciopero rinnovano il proprio impegno per sostenere i lavoratori per la salvaguardia dei salari e dell’occupazione dei dipendenti.