Attacchi informatici: l’82% degli artigiani investe per proteggersi

Padova è il centro della cybersec del Veneto, ospitando il 30,4% delle imprese del settore, secondo i dati del Centro Studi di Cna Padova e Rovigo basati sul RegistroImprese.it delle Camere di Commercio italiane.

Questa realtà è emersa durante l’evento “Privacy, Dati, Sicurezza Informatica e Digitale” tenutosi presso il Data Center di Infocamere a Padova, al quale hanno partecipato circa 40 artigiani associati. L’occasione ha offerto non solo la possibilità di scoprire le tecnologie di Infocamere, ma anche di discutere delle opportunità e dei rischi legati alle nuove tecnologie per le imprese.

La crescente attenzione alla sicurezza informatica è motivata dalle statistiche nazionali che segnalano un aumento sia del numero di attacchi alle aziende che della loro gravità. Secondo l’ultimo rapporto Clusit (l’associazione italiana per la sicurezza informatica), gli attacchi cyber alle imprese sono cresciuti del 65% tra il 2019 e il 2023, con un aumento significativo della gravità degli stessi. Attualmente, oltre l’81% degli attacchi viene classificato come “critico” o “grave”, rispetto al 47% registrato nel 2019.

Questa consapevolezza è emersa anche da un’indagine condotta dalla Cna su 130 imprenditori del territorio, che ha rivelato come la sicurezza informatica sia una delle principali sfide affrontate dalle imprese nel 2023, subito dopo le questioni economiche globali. Tuttavia, gli artigiani hanno reagito velocemente: nell’ultimo anno, l’82% ha investito nella cybersicurezza, mentre il 15% prevede di farlo entro la fine del 2024. Tra gli investimenti effettuati, spiccano le spese per software antivirus e antimalware (78%), sistemi di backup dei dati (56%), sistemi di gestione delle password (35%), sistemi di controllo degli accessi ai dati aziendali (22%) e formazione aziendale (14%).

“I principali rischi per l’utente medio – spiega Giancarlo Tonello, ad di TgSoft, – arrivano dalle email. Non è raro infatti che ci vengano inviate mail con tentativi di “phishing”: si tratta di una truffa che consiste nel rubare dati personali o bancari. Quando arriva un’email di richiesta di cambio password o di verifica delle proprie credenziali bisogna prestare molta attenzione e verificare con cura l’indirizzo da cui arriva: spesso sembra autentico ma non lo è. Per le aziende, invece, un rischio importante arriva dai software: è molto importante usare solo quelli originali e averli sempre aggiornati, per ridurre la vulnerabilità. Gli attacchi informatici alle aziende consistono frequentemente in un “rapimento con richiesta di riscatto” dei dati personali dei clienti, con la minaccia di pubblicarli nel dark web”.

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