ITS, i numeri: 75 corsi negli ultimi tre anni. Donazzan: «Così intercettiamo i bisogni delle aziende»

Al via la terza edizione di Let Expo al quartiere fieristico di viale del Lavoro, confermando Verona come capitale della logistica italiana. L’evento, che durerà fino a venerdì 15 marzo, ha visto l’apertura di 400 espositori distribuiti in cinque padiglioni e si prevede attirerà oltre 80 mila visitatori. Alis, l’associazione dedicata alla logistica sostenibile, in collaborazione con Veronafiere, è promotrice dell’evento.

Oltre a trasporti e logistica i temi caldi sono stati istruzione e formazione. Nello specifico si è evidenziata l’importanza degli ITS (Istituti Tecnologici Superiori) italiani. “Il Sistema degli Its è stato fortemente voluto dalla nostra regione perché in grado di intercettare le migliori aziende e il loro fabbisogno, non solo occupazionale ma anche in termini di innovazione nella formazione. A partire dai 18 corsi attivati nel biennio 2015/2017, i numeri sono quasi quadruplicati. Nel biennio 2023/2025 siamo riusciti ad attivare 75 corsi, per un impegno economico complessivo, tra risorse nazionali, regionali e FSE di 66 milioni di euro. I risultati raggiunti ci confortano nel continuare a credere che nel dialogo continuo tra le migliori aziende dei settori strategici ci sia anche la capacità di attrarre nuovi investitori, nuovo capitale umano e rafforzare la permanenza dei nostri ragazzi dentro al sistema produttivo”.

Lo ha dichiarato questo pomeriggio l’assessore all’Istruzione e al Lavoro Elena Donazzan, intervenendo al workshop ALIS Academy “Formazione e lavoro: l’impegno degli ITS verso il futuro”.

“Nati come scuole ad alta specializzazione tecnologica – ha aggiunto l’assessore – gli Its rappresentano una delle politiche di punta dell’offerta formativa regionale perché soddisfano due obiettivi strutturali: lo sviluppo delle competenze dei giovani e il sostegno alla competitività delle imprese”.

In Veneto le Fondazioni Its sono otto: 3 dell’area tecnologica Nuove tecnologie del Made in Italy, 1 dell’area Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo, 1 dell’area Efficienza energetica (Bioedilizia), 1 dell’area ICT (Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione), 2 dell’area Mobilità sostenibile (Logistica e Logistica nel sistema portuale). Vi si accede dopo il diploma di scuola secondaria superiore e prevedono corsi per un totale di 1800/2000 ore, comprensive di attività teorica, pratica e di laboratorio. Gli stage sono obbligatori per almeno il 30% della durata del monte ore complessivo anche con un contratto di apprendistato di alta formazione. I docenti provengono per almeno il 50% dal mondo del lavoro.

“La logistica – ha detto infine l’assessore – è un settore strategico per l’Italia e per il Veneto, non a caso la fiera Let Expo, in questi tre anni, è cresciuta in modo considerevole. Legate a questo ambito abbiamo due fondazioni, la prima con sede a Verona, la Ast, che si occupa di intermodalità e insiste sugli assi dei grandi corridoi europei, a contatto con la grande distribuzione e una managerialità nell’ambito del settore della logistica; l’altra Its Marco Polo, che sfrutta la storia, l’identità della città di Venezia nell’area portuale e aeroportuale per la formazione di percorsi legati al trasporto su ferro. Continuiamo però a fare innovazione. Abbiamo infatti l’unico percorso della logistica nel campo dell’arte, ovvero della costruzione della mostra dei trasporti delle opere preziose che hanno bisogno di competenze specifiche”.

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