Fotovoltaico, Veneto da record: solo a Padova nel 2023 installati oltre 46mila impianti
Padova sempre più green. Un numero da record quello della provincia veneta: già al terzo trimestre del 2023 (stima dell’Osservatorio Statistico di Cna Padova e Rovigo sulla base dei dati di Gse) erano circa 46mila gli impianti fotovoltaici installati, 8000 in più rispetto all’anno precedente (+21%). I dati definitivi, comprensivi quindi anche del quarto trimestre, si annunciano ancora più positivi: ad anticiparlo è stato il presidente di Gse Paolo Arrigoni.
La previsione parla, per il Veneto, di una crescita che si è attestata mediamente intorno al 27% (sia per numero di impianti che per potenza installata) e di una provincia di Padova dove le percentuali di incremento a fine anno saranno anche superiori a quelle della media regionale. Ci si attende dunque un’ulteriore accelerazione rispetto al già significativo +22,5% della potenza installata in MW e, come anticipato, +21% nel numero degli impianti dei primi 9 mesi del 2023.
Ventura (vice direttore Cna Padova): “Numeri raddoppiati in quattro anni grazie agli incentivi”
Allargando lo sguardo agli anni precedenti, il 2022 e il 2023 emergono come biennio d’oro del fotovoltaico nel Padovano. Anche il 2022, infatti, è stato un anno di forte spinta verso l’innovazione, con un aumento del numero di impianti che ha superato il 25%. In passato, invece, l’aumento di anno in anno si attestava sotto il 10%. Guardando alle cifre complessive, se confrontiamo i dati attuali con quelli del 2019 vediamo che in poco tempo il numero di impianti presenti è praticamente raddoppiato. La diffusione così ampia negli ultimi anni si deve in parte all’introduzione di una serie di incentivi proposti per agevolare la transizione energetica: da un lato il Superbonus, dall’altro gli incentivi destinati alle aziende promossi dalla Regione.
«Da questi dati sulla potenza installata, che ha visto una crescita esponenziale nell’ultimo periodo – spiega Catia Ventura, vice direttore e responsabile dell’Ufficio Studi di Cna Padova e Rovigo – emerge chiaramente l’effetto degli incentivi. Presumibilmente, molte persone hanno colto tutte le potenzialità dello strumento che avevano a disposizione, installando non solo impianti potenti ma anche batterie di accumulo, colonnine di ricarica ecc».
«Un punto da tenere presente nell’interpretazione dei dati – aggiunge Ventura – è inoltre che questi numeri sono in “ritardo” di alcuni mesi, nel senso che dall’installazione dell’impianto alla registrazione può passare diverso tempo, a maggior ragione in un periodo in cui la richiesta è molto alta. Coloro che hanno installato il fotovoltaico con Superbonus, infatti, sono tenuti per legge a firmare il contratto di cessione dell’energia con il Gse. Di conseguenza, una parte degli impianti installati nel 2023 potrebbero ragionevolmente essere stati installati nel 2022».
Montagnin (presidente Cna Padova): “Grande occasione per ridurre inquinamento e più sicurezza finanziaria”
«In un contesto di persistente instabilità internazionale – commenta il presidente di Cna Padova e Rovigo, Luca Montagnin – l’indipendenza energetica fornita dai sistemi fotovoltaici può contribuire a stabilizzare i costi operativi delle aziende, favorendo una loro maggiore sicurezza finanziaria nel medio periodo. Ma il vantaggio è per l’intera comunità: gli impianti fotovoltaici, infatti, contribuiscono a ridurre l’impronta ecologica, generando energia in modo sostenibile e diminuendo la dipendenza da fonti non rinnovabili. Questa transizione verso un approccio più verde è fondamentale per preservare l’ambiente e le generazioni future».
«È innegabile – conclude Montagnin – che i dati sulla recente diffusione del fotovoltaico nel nostro territorio si devono in ampia parte alla possibilità di accedere alle importanti agevolazioni fiscali offerte dal Superbonus. Di fronte alla mancata proroga, è importante che imprese e cittadini siano consapevoli che ci sono ancora molte opportunità di lavoro da una parte e di risparmio dall’altra, grazie agli incentivi per il sistema casa che sono stati confermati per tutto il 2024, ed alcuni anche per il 2025. In un momento in cui i prezzi dei materiali sono ancora elevati per le situazioni geopolitiche che stiamo vivendo, i bonus rappresentano uno strumento importante per mantenere attivo un settore che, da sempre, agisce come motore trainante per l’intera economia. Sempre in quest’ottica come Cna vediamo con favore la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, proprio in questi giorni, delle norme sulle Comunità Energetiche e più ancora sui Gruppi di Autoconsumo, che nel nostro contesto sono ancora poco conosciuti. Questi strumenti permettono infatti ai cittadini di condividere l’energia prodotta, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale e promuovendo la collaborazione e la sostenibilità a livello locale».