Agricoltori, monta la protesta in Veneto: in 600 per l'assemblea straordinaria a Padova
Saranno oltre 600 gli agricoltori da tutto il Veneto che arriveranno domani, 15 febbraio, a Padova per l’assemblea straordinaria convocata da Confagricoltura Veneto, che si svolgerà alle 15 all’Hotel Crowne Plaza. Dopo Verona e Rovigo la protesta si estende fino a Padova dove il già grande numero di adesioni non sembra fermarsi, così per l’occasione sarà allestita una seconda sala con collegamento video, dove sarà possibile seguire gli interventi che si succederanno sul palco.
Saranno presenti tutti i dirigenti provinciali di Confagricoltura del Veneto, a cominciare dal presidente regionale Lodovico Giustiniani e dal presidente provinciale di Padova, Michele Barbetta, oltre al presidente nazionale Massimiliano Giansanti, che raccoglierà istanze, idee e proposte da portare ai tavoli istituzionali italiani e internazionali. L’appuntamento maggiormente di rilievo è fissato per il 26 febbraio, a Bruxelles, dove Confagricoltura illustrerà la visione dell’associazione sul futuro dell’agricoltura e della nuova Pac in un’assemblea straordinaria.
Sarà un confronto sulle tematiche salite alla ribalta nelle ultime settimane, che hanno visto protagonisti migliaia di agricoltori italiani, scesi in piazza con i trattori. Una protesta, questa, iniziata a fine gennaio con il blocco di caselli autostradali e di varie strade in tutto il paese. La critica mossa dagli agricoltori italiani (e di tutta l’Ue) va alle politiche agricole europee, considerate “troppo ambientaliste e non attente alle necessità dei lavoratori”. Contrari ai “cibi sintetici” chiedono di mantenere alcune agevolazioni fiscali (come l’esenzione dell’Irpef sul reddito agricolo) per far fronte all’aumento dei costi di produzione, quindi prezzi più giusti all’origine della catena produttiva. Sono un esempio i prodotti di ortofrutta che, quando arrivano sullo scaffale del supermercato hanno avuto un ricarico del 300% rispetto alla cifra pagata al produttore. Non solo: quando troviamo un prodotto in offerta lo sconto viene fatto pagare sempre al produttore, gravando così sulle spese da sostenere, scrive il Corriere della Sera.
Il dialogo, come già detto, verterà dunque su svariati temi: dalla burocrazia che soffoca le aziende ai prezzi non adeguati pagati agli agricoltori; dalla Pac (Politica agricola comune) che sta mettendo in crisi gli imprenditori agricoli all’innovazione e alle biotecnologie, necessarie per rimanere competitivi sul mercato globale. Confagricoltura vuole dimostrare che è al fianco degli agricoltori che protestano per le difficoltà del momento.
Quello di domani sarà un incontro tra agricoltori liberi di esprimersi per chiedere più attenzione verso il settore, per mettere a punto proposte e strategie per il futuro e imprimere un cambio di visione sull’agricoltura, che va rimessa al centro del dibattito europeo. Le risorse destinate agli agricoltori sono minime: questo sta mettendo a rischio la capacità produttiva del sistema, impedendo alle aziende di essere competitive sul mercato globale.