La ministra albanese Ibrahimaj in visita a Padova: «Apriamo nuove piste di cooperazione economica»
Un’occasione per condividere idee e soluzioni, esplorando possibili piste di collaborazione, un lungo momento di scambio e confronto in un clima di grande cordialità: la Ministra per le Imprese dell’Albania Delina Ibrahimaj ha incontrato giovedì 18 gennaio, i vertici della Camera di Commercio di Padova nella sede di piazza Insurrezione.
Un tavolo cui hanno preso parte il Presidente dell’ente Antonio Santocono, il segretario generale Roberto Crosta, il direttore generale di Venicepromex – Agenzia per l’internazionalizzazione delle Camere di Commercio del Veneto Franco Conzato, il direttore del Parco Scientifico Tecnologico Galileo Visionary District Emiliano Fabris, il responsabile della Direzione governo progetti e iniziative di sistema di Infocamere Marco Vianello, l’imprenditore padovano Maurizio Saia, alla guida di un’attività con sede a Tirana. Nel primo pomeriggio la ministra, accompagnata dalla delegazione dei presenti alla tavola rotonda, si recherà in visita alla sede di Infocamere in zona industriale a Padova.
La rappresentante del governo albanese, che conosce da vicino il nostro Paese dove si è laureata in Economia internazionale all’Università Bocconi, conseguendo successivamente un PhD all’Università Tor Vergata di Roma, ha interpellato i rappresentanti della Camera di Commercio di Padova circa le funzioni e il funzionamento del sistema camerale italiano. Lo scambio, durato circa tre ore, ha toccato moltissimi temi e ha riguardato fra l’altro il ruolo della Camera nella prevenzione della corruzione, la digitalizzazione, il registro imprese, il modello dello sportello unico per le attività produttive, le progettualità legate all’alternanza scuola lavoro e all’orientamento, le strategie per lo sviluppo dell’economia locale, il ruolo di VenicePromex e quello del Parco Scientifico Tecnologico al servizio del tessuto economico.
Nel suo intervento Franco Conzato ha evidenziato i dati relativi all’interscambio commerciale fra Veneto e Albania, che nel 2022 si attestava a 220 milioni di import e 259 milioni di export, con una bilancia commerciale quasi in equilibrio. Per quanto riguarda i prodotti importati in Veneto la categoria più rappresentata è quella delle calzature, seguita dall’abbigliamento, dai prodotti siderurgici e dal cemento. L’export verso l’Albania riguarda invece prevalentemente cuoio, calzature, tessuti e prodotti tessili, articoli in materie plastiche. Il confronto è stato anche occasione per lanciare alcune possibili piste di collaborazione futura, da definire attraverso un protocollo che fissi alcune azioni concrete condivise: dalla cooperazione in ambito turistico all’adozione di protocolli commerciali fino all’attivazione di progetti in ottica di open innovation che coinvolgano le startup del Parco Scientifico Tecnologico, queste alcune delle idee messe in campo.
Un invito subito raccolto dalla ministra: «È il momento giusto per avviare una collaborazione, abbiamo la necessità di aprire piste commerciali con il Veneto in nuovi settori».