Premio Luca Ometto 2023 a quattro imprese padovane

Unox spa, Greggio Argenterie spa, Berto’s e Industria del Design: queste la aziende padovane premiate dalla quarta edizione del Premio Luca Ometto promosso dall’omonima Fondazione con la collaborazione e il sostegno di Camera di Commercio di Padova e Venicepromex – Agenzia per l’internazionalizzazione delle Camere di Commercio del Veneto. Se negli anni scorsi il riconoscimento era assegnato alle tesi di laurea, quest’anno il bando è stato rivolto a imprese che si sono distinte nell’ambito della sostenibilità – ambientale, gestionale, sociale – e del welfare aziendale, dimostrando capacità di innovare e rispondere alle nuove esigenze del mercato e alle nuove domande dei lavoratori.

I premi, dedicati alla memoria del visionario imprenditore padovano, fra i precursori dell’e-commerce in Italia, scomparso prematuramente nel 2016, sono stati consegnati ieri sera, giovedì 23 novembre, nella Sala Bianca del Caffè Pedrocchi di Padova. In apertura la presidente della Fondazione Valentina Ometto, sorella di Luca, ha ricordato l’impegno intrapreso, che al sostegno all’innovazione affianca un’importante attività in favore della ricerca sul glioblastoma, il più diffuso fra i tumori cerebrali, contribuendo a finanziare il progetto REGOMA, protocollo internazionale coordinato dall’Istituto Oncologico Veneto. Fra le iniziative della Fondazione, anche un progetto per il sostegno psicologico pre e post intervento dei pazienti della neurochirurgia e un progetto legato alla dimensione dell’arteterapia che ha “colorato” le sale d’attesa dello Iov e colorerà gli spazi della neurochirurgia.

L’evento ha visto anche l’intervento di Franco Conzato, direttore generale di Venicepromex, che ha ricordato con commozione come nel 2016 avesse consegnato proprio a Luca Ometto il premio della Camera di Commercio Volpato-Menato, di Massimo Teruzzi, specialist Innovazione di Intesa San Paolo e di Paolo Gubitta, direttore scientifico Center for Entrepreneurship and Family Business presso CUOA Business School.

Le aziende premiate

Per la categoria welfare il riconoscimento è andato a Berto’s e Unox, mentre per la sostenibilità sono state premiate Greggio Argenterie e Industria del Design.

Pluripremiata dal Great Place to Work Institute come uno dei migliori ambienti di lavoro italiani per l’innovazione, la parità di genere e il clima millenial-friendly, Unox ha ottenuto anche la certificazione Equal Salary che riconosce come nell’azienda non siano presenti discriminazioni salariali tra uomini e donne. L’azienda multinazionale, che ha a Cadoneghe il proprio headquarter e conta 1200 dipendenti, è molto impegnata anche sul fronte della sostenibilità ambientale. Con il programma “Net Zero E-miXion 2030” ha infatti fissato l’obiettivo di azzerare le emissioni entro i prossimi sei anni, sia con l’implementazione di misure di efficienza energetica, soluzioni innovative e tecnologie orientate al futuro, sia attraverso la formazione continua dei dipendenti affinché possano svolgere le proprie attività nel rispetto della politica energetica.

La Berto’s di Tribano, specializzata nella produzione di cucine professionali, si distingue invece per la capacità di innovazione nell’ambito del welfare: in tema di conciliazione vita-lavoro, l’accordo integrativo prevede ben 16 modelli orari diversi e una forte componente di flessibilità, sono previsti inoltre contributi per le spese destinate all’istruzione dei figli dei dipendenti, dalla nascita fino all’Università, un riconoscimento economico per la fedeltà aziendale al decimo e quindicesimo anno di anzianità in azienda, oltre al premio “Cassetta delle idee” per coinvolgere i collaboratori nelle scelte di business e di sviluppo dell’azienda.

Storica azienda familiare nata nel 1948 dalla passione Rino Greggio, la Greggio Argenterie di Caselle di Selvazzano conta 120 dipendenti e produce e commercializza oggetti in argento e lega argentata e semilavorati. La produzione è realizzata interamente a Padova in tutte le sue fasi. L’azienda, che ha attivato numerose iniziative in ambito Welfare, è molto attenta all’origine del materiale e alle modalità di estrazione, in particolare per quanto riguarda il tema dei diritti umani, e ha ottenuto la certificazione da parte del Responsible Jewellery Council, organizzazione leader mondiale nella definizione degli standard per l’industria della gioielleria.

Di grande interesse anche il caso di Industria del Design di Noventa Padovana, realtà leader nel settore del design delle calzature, che conta 70 dipendenti e nel 2024 si trasferirà nella nuova sede completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, i cui interni saranno caratterizzati da una fortissima presenza di elementi di verde per migliorare la qualità dell’aria e il benessere di dipendenti. L’azienda ha realizzato un prototipo di scarpa realizzata con i propri materiali di scarto, il reparto ricerca e sviluppo dell’azienda è inoltre costantemente impegnato nello studio di nuove tecniche produttive volte a minimizzare sprechi e inquinamento. Il progetto, realizzato in collaborazione con la Scuola Italiana Design, che ha coinvolto complessivamente più di 80 studenti, ha inoltre esplorato le opportunità legate all’applicazione dei token NFT e delle tecnologie blockchain nel mondo della progettazione della scarpa, con un focus dedicato proprio alla sostenibilità.

Le aziende vincitrici sono state selezionate da una commissione di esperti composta da Paolo Gubitta, Massimo Teruzzi, Donata Boesso Tiso di Camposampiero, manager assistant dell’Università di Padova, e Pierandrea Zaffoni, responsabile del servizio di Segreteria di direzione comunicazione integrata della Camera di Commercio di Padova. Il premio è stato realizzato anche grazie al contributo di Banca Intesa e Romani Group.

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