Venezia, dal 2024 via la sperimentazione: ticket d'ingresso a 5 euro. Ecco chi non deve pagare
Costerà 5 euro entrare a Venezia dalla primavera del 2024. Il “contributo d’accesso” deliberato dalla giunta è diventato realtà: i turisti giornalieri dovranno pagare per visitare Venezia e le isole, saranno 30 le giornate a pagamento di sperimentazione, il calendario verrà reso noto nelle prossime settimane dal Comune. Le giornate saranno quelle da “bollino nero” ossia quando i flussi turistici sono eccessivi e devono essere regolarizzati, principalmente i weekend estivi ed i ponti primaverili. Il calendario ufficiale non è ancora stato definito, ma dovrebbe essere pubblicato nelle prossime settimane. .
Il ticket sarà acquistabile tramite una piattaforma «multilingua e multicanale», ossia utilizzabile su diversi dispositivi, che sarà resa disponibile nei prossimi mesi.
Saranno esclusi dal pagamento i residenti nel comune di Venezia, i lavoratori, anche pendolari, gli studenti di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede in Città antica o nelle Isole minori, i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l’IMU nel Comune di Venezia. Sono esentati anche coloro che soggiornano in strutture ricettive situate all’interno del territorio comunale, i residenti nella regione Veneto – che dovranno però prenotarsi in un’apposita piattaforma-, i bambini fino ai 14 anni di età, chi ha necessità di cure, chi partecipa a competizioni sportive, forze dell’ordine in servizio, il coniuge, il convivente, i parenti o affini fino al 3° grado di residenti nelle aree in cui vale il Contributo di accesso.
Saranno quindi soggetti al pagamento del ticket, tutti coloro che accedono alla città, di età superiore ai 14 anni, che non rientrino nelle categorie escluse. In linea generale il pagamento sarà richiesto ai visitatori giornalieri.
Il provvedimento approvato dalla giunta dovrà ora passare all’esame delle commissioni competenti, e dovrebbe essere discusso e approvato definitivamente dal consiglio comunale il prossimo 12 settembre. Verranno poi definite date, prezzi e fasce orarie in cui sarà necessario il contributo.
Una manovra che, secondo l’amministrazione, ha come obiettivo di “disincentivare il turismo giornaliero in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della Città“. Il comune non guadagnerà grazie all’introduzione del contributo, dato che secondo l’assessore al Turismo, Simone Venturini, gli incassi previsti saranno sufficienti solo per coprire i costi del sistema. L’obiettivo, invece, è proprio quello di «garantire ai residenti una qualità della vita migliore e rendere più piacevole anche l’esperienza dei turisti che passano almeno una notte nella città, nonchè di trovare un nuovo equilibrio tra i diritti di chi a Venezia ci vive, ci studia o ci lavora e di chi visita la città» .
Non è la prima volta che a Venezia si prova a introdurre un contributo d’accesso per i turisti. Già a luglio del 2022 la giunta aveva annunciato che un meccanismo molto simile che sarebbe entrato in vigore a partire dal 16 gennaio del 2023. A novembre del 2022 però l’attivazione del contributo era stata rimandata all’estate e nel tempo sono sorti altri problemi legati alla gestione dei dati e alla privacy.
Anche adesso le modalità con cui è stato introdotto il contributo sono state criticate da alcuni esponenti dell’opposizione in consiglio comunale. Secondo alcuni consiglieri il costo di 5 euro è troppo basso per scoraggiare l’arrivo dei turisti e non riuscirà quindi a migliorare la gestione dei flussi.