Gestire l'ansia da viaggio: consigli pratici per affrontare i trasferimenti con serenità
Visitare un luogo che non si conosce, oppure prepararsi per trascorrere diverse settimane lontani da casa, provoca per alcune persone una forte ansia. Questa condizione, divenuta più comune dopo la pandemia da Covid-19 e le relative limitazioni agli spostamenti, può rovinare l’umore durante un viaggio tanto atteso, o impedire addirittura di partire. Vediamo allora alcuni segnali del problema, le possibili cause, e le soluzioni che si possono adottare.
Segnali dell’ansia da viaggio
I sintomi di questa condizione sono simili a quelli provati per un disturbo d’ansia, e includono palpitazioni, dolori al petto e difficoltà di respirazione, agitazione, tensione muscolare, problemi gastrointestinali come nausea o diarrea, difficoltà di concentrazione, insonnia e irritabilità. Ciò che distingue l’ansia da viaggio è il contesto in cui compaiono questi problemi, che si concentrano nelle settimane prima della partenza, nella fase di organizzazione del viaggio, o si verificano quando ci si trova in stazione o all’aeroporto. Nei casi più seri, i sintomi possono sfociare in un attacco di panico, con battito cardiaco accelerato, sudorazione eccessiva, vertigini e la sensazione di perdere il controllo.
Possibili cause del problema
In alcuni casi, l’ansia da viaggio può emergere dopo essere stati coinvolti in esperienze negative come incidenti d’auto, ma spesso è difficile identificare una causa univoca per l’insorgere di questo problema. Non è raro che questa condizione sia collegata alla presenza di altri disturbi dell’ansia, il cui impatto si fa più intenso all’avvicinarsi di una situazione legata a cambiamento e incertezza, come un viaggio. Chi ha avuto un attacco di panico durante una vacanza lontano da casa, ad esempio, può associare l’esperienza a sensazioni negative, rafforzando la paura che ciò accada di nuovo. Un’altra condizione che può aumentare le probabilità di soffrire di ansia da viaggio è la claustrofobia, che rende difficile restare calmi quando si è in aereo o si attraversa un tunnel.
Come gestire l’ansia da viaggio
Così come per i disturbi dell’ansia diagnosticabili, la psicoterapia è considerata lo strumento più efficace per affrontare il problema e trovare sollievo dai suoi sintomi. Contattare uno psicologo online è un modo accessibile per trovare supporto, in questo caso senza doversi spostare da casa, evitando quindi la possibilità di esacerbare ulteriormente le difficoltà relative ai viaggi. Un possibile approccio per la situazione qui affrontata è la terapia ad esposizione graduale, che punta a desensibilizzare il paziente mettendolo in situazioni simili a quella che causa ansia, a poco a poco e in condizioni controllate. Gli studi mostrano buoni risultati nel superamento di paure e ansia per chi ha utilizzato questo metodo durante la psicoterapia.
In vista del viaggio, pianificare con cura i diversi momenti del tragitto e della permanenza altrove può aiutare a sentirsi in controllo della situazione. Sebbene non sia mai possibile, naturalmente, prevedere ogni imprevisto, prepararsi per tempo allevia per molti la sensazione di ansia legata ai viaggi. Nei giorni precedenti alla partenza, poi, è bene evitare di assumere alcol o grandi quantità di caffeina, che possono accentuare i sintomi dell’ansia. Provare tecniche di rilassamento, come stretching, esercizi di respirazione e meditazione, è un ulteriore modo per sentirsi un po’ più sereni. Nel caso di paura legata a momenti specifici, ad esempio il volo, medicinali prescritti dal medico possono evitare attacchi di panico o momenti di paura intensa.
Può essere utile, infine, porsi sinceramente qualche domanda riguardo alle proprie abitudini di viaggio, per capire se siano davvero qualcosa di piacevole, oppure una sorta di obbligo imposto dalla pressione sociale di uniformarsi a ciò che fanno gli altri. Non c’è nulla di male, del resto, nel preferire qualche settimana di relax a un’avventura dall’altra parte del mondo.