Unesco, allarme su Venezia. «A rischio inserimento nella lista patrimoni umanità in pericolo»
L’Unesco vuole inserire Venezia nella lista dei patrimoni dell’umanità in pericolo a causa degli impatti dei cambiamenti climatici e del turismo di massa sulla città. Si ritene anche che l’Italia non stia facendo abbastanza per preservarla.
Il voto, affidato agli stati membri dell’Onu, è previsto durante la riunione del Comitato del Patrimonio Mondiale in programma dal 10 al 25 settembre a Ryad, in Arabia Saudita.
Secondo il World Heritage Centre: “Il continuo sviluppo, gli impatti dei cambiamenti climatici e del turismo di massa rischiano di provocare cambiamenti irreversibili all’eccezionale valore universale di Venezia. Per questo se ne raccomanda l’iscrizione nell’elenco dei patrimoni dell’umanità in pericolo”. L’inserimento nella lista dei patrimoni in pericolo non è solo simbolico, l’elenco può includere luoghi a rischio di scomparire per un deterioramento accelerato dovuto all’eccessivo sviluppo urbanistico e turistico, per la distruzione causata da calamità naturali, per guerre o altre cause sconosciute. Prevede che vengano decisi provvedimenti e una stima dei costi per realizzarli. L’inserimento nella lista comporterebbe la limitazione dell’autonomia decisionale sulla città da parte del Veneto e dell’Italia.
Già due anni fa, era stata chiesta l’iscrizione nella cosiddetta “danger list” evitata in extremis dopo che il governo, guidato da Mario Draghi, aveva deciso l’allontanamento delle grandi navi dai canali più importanti, promettendo un piano di conservazione della città che però non ha avuto un seguito.
Venezia è Patrimonio mondiale dell’umanità dal 1987, ma secondo l’Unesco i problemi di Venezia sono urgenti e cronici e non sono mai stati risolti per la mancanza di una visione strategica e coordinata da parte di tutte le istituzioni interessate. Gli esperti auspicano che la possibile iscrizione alla lista susciterà un più forte impegno e una più vasta mobilitazione degli attori locali, nazionali e internazionali.