Caro prezzi e meteo: agosto con meno turisti negli alberghi del Veneto

I turisti ad agosto in Veneto diminuiscono: l’occupazione è inferiore al 2022. L’allarme è stato lanciato da Federalberghi Veneto che, come riporta il Corriere del Veneto, ha stimato una percentuale di occupazione delle strutture al mare pari al 73,98%, in calo del 14,06% rispetto al 2022, e che in montagna arriva al 61,92% contro il 76,44% dell’anno scorso. Soffre anche il lago dove si raggiunge il 75,92% rispetto al 86,58% del 2022, e nelle città d’arte si parla del 53,7% di occupazione con un calo del 12,9%. Per una stanza il prezzo medio per una notte è di 256 euro in montagna e di 207 euro al mare.

L’inflazione si è fatta sentire per tutti, e le famiglie devono fare bene i conti anche per andare in ferie. Il risultato è che si registra una maggiore concentrazione delle prenotazione a prezzi scontati e la permanenza si abbrevia, con una pressione di presenze che si concentra nei weekend. «Si tratta di dati parziali che tengono conto unicamente delle prenotazioni fatte finora» spiega Massimiliano Schiavon, presidente di Federalberghi Veneto, al Corriere del Veneto, «va chiarito che la tendenza degli ospiti per il 2023 sono le prenotazioni last minute. Sono in molti a farle per cercare di risparmiare. Ha certamente contribuito alla diminuzione delle prenotazioni anche il meteo instabile. Per un albergatore il problema è avere le stanze vuote, immagino che in questa situazione si correrà ai ripari con offerte last minute per coprire le prenotazioni mancanti».

Secondo l’associazione dei consumatori Adico, sono l’inflazione, un meteo altalenante a cui si aggiungono agli alti costi delle stanze ad aver portato una riduzione dei turisti ad agosto.

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