Bce: la stretta monetaria "costa" alle imprese padovane 125 milioni di euro

La stretta monetaria della Bce è costata alle imprese padovane 125 milioni di euro di extra costi per il credito.

Il rischio, secondo le stime di Confartigianato imprese di Padova, è quello di fermare il processo di sviluppo e competitività aziendale che vanno dall’acquisto di nuovi macchinari alla rivoluzione degli spazi di lavoro.  Nel Padovano, a livello settoriale, la dinamica dello stock dei prestiti concessi risulta in riduzione soprattutto nelle costruzioni e nei servizi, ma anche il settore manifatturiero.

“La marginalità viene contratta all’osso e dunque anche la volontà di mettere in atto quelle misure utili ad aumentare la propria competitività” spiega Gianluca Dall’Aglio, Presidente di Confartigianato Imprese Padova, “chi ha già fatto investimenti si trova in difficoltà, chi aveva intenzione di farli è frenato dai continui aumenti dei tassi”.

Si tratta di una “tempesta perfetta” secondo Gianluca Dall’Aglio, perché: “Nei primi cinque mesi di quest’anno il volume delle esportazioni si è piegato, l’elevata inflazione ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie, la produzione manifatturiera ha avuto un calo, così come quella delle costruzioni. Attualmente sono negativi gli indicatori del mercato immobiliare. Anche le famiglie stanno pagando il prezzo della politica monetaria europea: affrontando rate sempre più pesanti del mutuo acceso per la casa, la macchina o il credito al consumo in generale. Di certo da qui a fine anno assisteremo ad una riduzione delle compravendite, con un impatto pesante sull’economia”.

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