Manutenzione del Mose, 14 ore di lavoro per il prelievo della prima paratoia
Esordisce così la manutenzione della prima delle 78 paratoie del Mose: adagiata 11 anni fa sul fondale, è stata prelevata nella giornata di ieri dai tecnici di Fincantieri. Un appuntamento atteso per verificare la condizione della componente della barriera del Mose posizionata nella primavera del 2013, a cui ha preso parte dall’Isola Nuova in bocca di Porto di San Nicolò, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Erano presenti, inoltre, insieme al Commissario straordinario Elisabetta Spitz, il prefetto di Venezia Michele di Bari, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale Fulvio Lino Di Blasio, il comandante del Porto di Venezia e direttore marittimo del Veneto Filippo Marini.
In totale, sono state necessarie 14 ore di lavoro per sganciare la paratoia dal cassone in cui era alloggiata, agganciarla a una gabbia metallica e lasciarla così sulla superficie dell’acqua. Il sollevamento, in posizione orizzontale, ha richiesto una quarantina di minuti. Nella giornata di oggi verrà caricata su un pontone per essere poi trasportata in cantiere per la manutenzione, a Marghera. Nel frattempo verrà sostituita con una di riserva in attesa di essere monitorata e ripulita.
La paratoia, dopo 11 anni in acqua, verrà ripulita dalle alghe e dai mitili che si sono depositati sulla superficie. Avverrà una manutenzione straordinaria prototipale: sarà analizzata all’esterno e all’interno, tramite la realizzazione di tre aperture. Le verifiche saranno monitorate e registrate, il Dipartimento di Biologia marina dell’Università di Padova avrà il compito di studiare l’accrescimento marino. Saranno verificate le giunture, la struttura, il consumo delle vernici, l’usura degli impianti e lo stato di salute delle cerniere. Ad agosto verrà estratta una seconda paratoia per una manutenzione ordinaria e l’’attività si dovrebbe poi concludere nel mese di settembre. Al termine dell’indagine verrà bandita la gara per la manutenzione a tutte le bocche di porto.
«Ho voluto essere presente di persona per assistere con i miei occhi a questo momento importante. Esprimo soddisfazione per la situazione in cui abbiamo trovato la paratoia, sicuramente migliore di quanto potessimo immaginare. Ora le indagini che verranno compiute ci consentiranno di comprendere nel dettaglio le condizioni generali e particolari. Ci ricordiamo sempre dei risultati e mai dei processi necessari al loro sviluppo o delle maestranze che hanno consentito la realizzazione dell’opera. A tutte loro va il ringraziamento dell’Amministrazione comunale. Questa esperienza non va dispersa, siamo in presenza di un successo che deve essere confermato a tutti i livelli» dichiara Brugnaro.
«Non vogliamo che le cose sia fatte in fretta, ma come si deve – ha dichiarato l’Autorità della Laguna –. Questa realtà deve servire per rimettere in moto la Laguna di Venezia: non c’è solo la gestione del Mose. È necessario alzare le rive, scavare i canali, realizzare le fognature. Vanno sbloccate situazioni ferme da trent’anni».