Verona, agricoltura devastata dalla grandine: perdite fino al 100% della produzione

Perdite fino al 100% della produzione, grappoli distrutti, impianti piegati e viti spezzate. Così l’area del veronese si è svegliata ieri mattina dopo la violenta grandinata di martedì notte.

Sono giorni che Confagricoltura Verona raccoglie centinaia di segnalazioni da tutta la provincia. I danni più importanti sono nella zona del basso lago e dell’Ovest Veronese, nella fascia che va da Lazise a Castelnuovo passando per Sona, Custoza e Sommacampagna. Non è stato risparmiato nemmeno l’Est Veronese.

Si contano almeno 5 grandinate insieme al forte vento dal 19 luglio. Alcune delle imprese locali sono state colpite più volte. Distrutti vigneti, kiwi, mele, mais, riso ma anche tabacco e soia.

“I chicchi di grandine andavano da misure di palline da ping-pong a quelle del tennis, colpendo in maniera fortissima” racconta Francesca Aldegheri, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Verona, “le produzioni fuori rete, nella zona dell’Est veronese da Belfiore a Zevio, sono trivellate ma è ancora presto per dare le cifre dei danni. Si salvano gli alberi coperti dalle reti antigrandine, ma non sempre: in alcuni casi gli impianti sono stati letteralmente rasi al suolo dalle forti raffiche di vento”.

Seppur risparmiati dalla siccità, Alberto De Togni, il presidente di Confagricoltura Verona, crede che: “Se qualcuno aveva dubbi sul cambiamento climatico in corso, ora ne ha le prove dello svolgimento in atto. Non è siccità ma ci hanno pensato le forti tempeste a lasciare il segno sulle nostre colture”.

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