Carel fa la "spesa" in Norvegia: acquisita Kiona
Il Gruppo Carel, big player del cooling system internazionale, acquisisce una partecipazione del 82% nel capitale sociale di Kiona, holding norvegese fra i leader europei nelle soluzioni prop-tech.
Il prezzo, che sarà pagato dal gruppo padovano alla fine del processo di acquisizione è fissato a 210 milioni di euro. Kiona è una società tecnologicamente avanzata che opera nella fornitura di soluzioni con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale dei sistemi di refrigerazione e degli edifici attraverso il controllo e l’ottimizzazione del consumo energetico. Il Consiglio di Amministrazione di Carel proporrà ai soci azionisti un aumento di capitale, fino a 200 milioni di euro.
“Questa è l’undicesima acquisizione del nostro gruppo dalla quotazione in borsa di 5 anni fa” commenta Francesco Nalini, Ceo di Carel, “ Kiona si inserisce in maniera coerente all’interno della nostra strategia di rafforzare il nostro posizionamento nel settore dei servizi digitali orientati all’efficientamento energetico. Questo garantirà la possibilità di giocare un ruolo da protagonisti in tale mercato, sia in Europa sia in altre aree geografiche, aprendo nuove opportunità di business in uno scenario nel quale il risparmio energetico rappresenterà una delle sfide planetarie più importanti dei prossimi decenni”.
Kiona conta 17 sedi in 8 Paesi e impiega circa 150 persone, serve già 57.000 fra edifici e supermercati in Europa.
“I 50 anni di storia Carel sono stati caratterizzati dalla continua spinta verso l’innovazione e l’eccellenza, due elementi che sono anche alla base della cultura d’impresa di Kiona” ha commentato Trond-Øystein Bjørnnes, fondatore e Ceo di Kiona, “questa comune filosofia ha fatto della società italiana il partner naturale per i nostri obiettivi di sviluppo. Condividiamo che i nostri clienti sono al centro di tutto ciò che facciamo, e ora Kiona, insieme a Carel, sarà in grado sviluppare i propri servizi e prodotti rafforzando la leadership. Insieme, nasceranno anche nuove opportunità globali che porteranno a un’ulteriore crescita per le soluzioni e i dipendenti di Kiona”. Il fondatore e Ceo, assieme ad alcuni dipendenti di rilievo e due azionisti reinvestitori norvegesi, manterrà una quota di minoranza del 17% in Kiona post-transazione.