La Sapienza adotta il video-interpretariato Lis della veneziana Veasyt

L’università Sapienza di Roma adotta il sistema di video-interpretariato Lingua italiana dei segni (Lis) messo a disposizione da Veasyt, società nata nel 2012 come spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia per sviluppare dei servizi professionali per abbattere le barriere della comunicazione, anche grazie alla competenza degli interpreti formati nel capoluogo lagunare, creando piattaforme di traduzione simultanea da remoto in Lis e in lingue vocali.

Lo strumento sarà messo a disposizione nelle segreterie didattiche, in quelle amministrative e agli sportelli per l’utenza esterna, dove sarà possibile usufruire di un servizio di video-interpretariato in lingua dei segni italiana da remoto. La nuova risorsa, messa a disposizione da Veasyt, si attiva gratuitamente premendo un tasto da un’applicazione per tablet: un interprete Lis professionista si collegherà in videochiamata, nel giro di pochi secondi, per supportare la conversazione.

La società veneziana supporta già, con una folta squadra di interpreti, moltissimi uffici pubblici in tutta la Penisola, tra cui tutti gli ambulatori, ospedali e sportelli del sistema socio-sanitario della Regione Lombardia, buona parte del Veneto, e in altre regioni, oltre che in numerosi Comuni. Supporta anche la didattica in altre Università italiane, fornendo il servizio di video-interpretariato durante le lezioni.

«Garantire una piena accessibilità ad ognuna delle attività del nostro Ateneo è tra le priorità di Sapienza. Questo nuovo strumento di interpretariato, a favore non solo della comunità sorda di Sapienza ma anche per l’utenza esterna, vuole essere una possibilità di maggiore e migliore fruizione dei servizi – spiega la Rettrice della Sapienza Antonella Polimeni – Con questo servizio andiamo a declinare i concetti di “Terza e Quarta missione” ossia contribuire a creare, con la formazione e la ricerca, sviluppo sociale e culturale del territorio. Voglio in questa occasione ricordare anche l’istituzione del corso di laurea triennale in Comunicazione e Interpretariato in Lingua dei segni italiana, volto alla formazione di professionisti con competenze trasversali e complementari al solo interpretariato».

«Siamo sempre orgogliosi di fare la nostra parte per estendere la possibilità di accedere a servizi essenziali come lo è un’Università, e in particolare la Sapienza, che è il più grande ateneo del Paese», ha commentato il CEO di Veasyt Enrico Capiozzo. «Lo facciamo con un sistema semplice ma funzionale, che è la ricetta per creare servizi di cui possano fruire quante più persone, creando inclusione tramite l’autonomia e l’indipendenza».

La collaborazione con Veasyt ha visto una prima fase sperimentale con la messa a disposizione del servizio di video-interpretariato da remoto dei suoi dipendenti sordi, per garantire loro la possibilità di interagire con responsabili e colleghi udenti in autonomia: in orario di ufficio, entro 30 secondi dalla richiesta, un interprete Lis risponde alla videochiamata e supporta il dialogo tra la persona sorda e il suo interlocutore, traducendo simultaneamente tutto quello che viene detto. L’efficacia e il gradimento del servizio ha spinto l’Ateneo ad implementare l’offerta del video interprete anche a fruitori esterni.

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