A Piove di Sacco una joint venture italo-cinese per produrre batterie al litio
Una gigafactory nella bassa padovana? È quanto promette Energy Spa, società attiva da 10 anni nell’offerta di sistemi integrati di accumulo di energia, che ha formalizzato una joint venture con Pylon Technologies Europe Holding, società di diritto olandese controllata al 100% da Pylon Technologies, società cinese quotata alla borsa di Shanghai con una capitalizzazione di circa 41 miliardi di Yuan (pari a circa 5,7 miliardi di dollari), primo costruttore al mondo di batterie al litio per uso ciclico stazionario, per l’accumulo di energia da fonti rinnovabili.
Scopo della joint venture è rafforzare il business comune nel territorio europeo tramite una società di nuova costituzione, partecipata da entrambe le aziende, per la produzione e commercializzazione in Europa di batterie al litio.
La joint venture denominata Pylon LiFeEU Srl ha sede nello stabilimento di Energy a Sant’Angelo di Piove di Sacco, in provincia di Padova. Qui sarà avviata entro la fine del 2023 la produzione di batterie LFP (litio-ferro-fosfato) cobalt- free, necessarie allo stoccaggio di energia prodotta da fonti rinnovabili, in particolare da pannelli fotovoltaici. Sarà dunque realizzata una Gigafactory all’interno dello stabilimento produttivo di Energy. Il business plan della joint venture prevede la realizzazione, in fase iniziale, di un primo sito che potrà arrivare ad una capacità produttiva di 600-800 batterie al giorno, pari a 3-4 Megawattora (MWh) di capacità di accumulo. Grazie a questa joint venture, Energy sarà l’unica azienda italiana a realizzare internamente sia il sistema di accumulo energetico che le batterie di stoccaggio.
Energy e Pylon Technologies collaborano da dieci anni ed entrambe hanno puntato, fin da subito, da vere pioniere, sulla tecnologia delle batterie a ciclo stazionario per l’accumulo di energia che ne mitigano l’impatto ambientale e decarbonizzano l’intero processo produttivo. Secondo dati di mercato, la Cina produce quasi l’80 per cento della capacità di storage delle batterie mondiali. Tra gli obiettivi comunitari vi è quello di incentivare la produzione della componentistica sul territorio europeo, che rappresenta il principale scopo della joint venture, che si qualifica come un’operazione di “friendshoring”, in cui Italia e Cina collaborano attivamente, grazie agli investimenti del partner cinese nel mercato italiano.
Il CEO di Energy, Davide Tinazzi, afferma: «Sono davvero orgoglioso di Energy che ha costituito questa società in joint venture con Pylontech EU, perché questa è la giusta evoluzione di una fruttuosa partnership tecnica di lungo termine in cui anche valori umani condivisi hanno giocato un ruolo fondamentale. Vorrei, in questa occasione, ringraziare tutti coloro che hanno creduto e stanno collaborando alla realizzazione di un progetto che oggi vede il raggiungimento di una pietra miliare».
Jinpeng “Geoffrey” Song, vicepresidente del business internazionale di Pylon Technologies, aggiunge: «È un passo importante per Pylon Technologies avviare una produzione localizzata, in quanto i nostri partner, soprattutto in Europa, sono desiderosi di avere una catena di fornitura più sicura e stabile. Abbiamo scelto il Veneto come luogo di partenza, cui siamo legati sia dalle conoscenze scientifiche di lunga data fin dai tempi di Galileo che dalla fresca amicizia con Energy, e crediamo in un brillante futuro dell’industria delle energie rinnovabili nell’UE, che faccia leva su conoscenze globali e su risorse locali».