Connessa e inclusiva: così Everel Group progetta la casa del futuro

Interattiva, connessa, inclusiva: sono le caratteristiche della casa del futuro, che secondo il gruppo di professionisti che ha redatto il report interazione uomo/macchina presentato al CES di Las Vegas lo scorso gennaio, cambierà faccia e ruolo nella vita di tutti i giorni. Lo studio, messo a terra dal team di E-Lab, l’incubatore di idee del gruppo Everel dedicato all’innovazione tecnologica e allo studio di soluzioni integrate nei settori della componentistica di elettrodomestici e automotive, è stato realizzato con la collaborazione di Strategy Innovation, spin off di Ca’ Foscari Venezia che si occupa di supportare le aziende in percorsi di innovazione e ricerche di mercato orientate al futuro.

“Essere nelle case di tutti è la mission di Everel Group e studiare quale direzione stiano prendendo gli usi e le abitudini di chi vive la propria casa tutti i giorni è fondamentale per comprendere su quali leve muovere i prossimi progetti- racconta Enrico Zobele, Presidente del Gruppo -Il team di innovatori di E-Lab è impegnato in progetti speciali molto articolati che riguardano, tra l’altro, la ricerca di alternative alla plastica, lo studio di nuove funzionalità volte a migliorare l’interazione tra uomo e macchina e lo sviluppo della multi sensorialità, con un’indagine sui nostri 5 sensi e nuovi punti di contatto tra uomo e macchina”.

Il report è stato strutturato secondo il framework dell’Arcipelago, uno strumento con il quale è possibile visualizzare il processo di analisi di un argomento di partenza, da articolare in 6 temi ad esso relativi e poi, ciascuno di questi, in altri 6 sotto-temi case study. La realizzazione del report è avvenuta tramite un processo di scenarizzazione, composto dagli step di framing, per la definizione del campo e della struttura della ricerca, scanning, che consente sulla base di ricerche di identificare le focus area dove attivare momenti di approfondimento attraverso interviste ad esperti, il futuring, per individuare quali aree dell’arcipelago considerare oppure no e il visioning, dove le intuizioni che emergono vengono approfondite attraverso conversazioni strategiche di gruppo. La ricerca ha consentito quindi di suddividere le aree di analisi in sei grandi tematiche che comprendono le modalità di accesso, vita quotidiana, fruizione degli spazi. Le sei macro aree, che successivamente si suddividono in sei temi ciascuna, sono la casa, la mobilità, la famiglia, il design biofilico, la sensorialità e tutte quelle esperienze che possiamo definire non casa.

Giovanni Carrer, Project Leader di Strategy Innovation, che con il team di E-Lab ha redatto il report, analizza il fulcro del lavoro svolto. “Il nostro metodo arcipelago consente di analizzare a fondo le varie attività umane negli spostamenti quotidiani e focalizzarci sulle singole abitudini. Accelerando dei trend già presenti in alcuni contesti, la pandemia ha reso evidente il cambiamento sociale dell’abitare: la nuova casa ibrida ha accentrato un numero sempre maggiore di funzioni ed è diventata luogo di lavoro, centro ricreativo, palestra e altro ancora. Il modo stesso di vivere la casa, insomma, è mutato profondamente: più presente, contemplativo. Oggi studiare le relazioni tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda significa indagare una serie di tematiche che influenzeranno lo sviluppo del mercato, in modo da poter disegnare nuovi scenari futuri e, di conseguenza, nuovi concept che andranno ad arricchire la proposta del Gruppo Everel.”

Il report, che punta a diventare uno strumento strategico per aziende, stakeholder e studiosi dei processi economici, scorre in quasi cento pagine, le diverse attitudini di ogni settore, facendo un excursus tematico su tendenze, strumenti, materiali.

Partendo quindi dalla casa e dalle nuove funzioni acquisite nel post pandemia, quali la previsione di spazi più vivibili, dedicati a lavoro, benessere e sport – l’analisi si sposta sulla sensorialità degli ambienti e sulla diversa percezione post-Covid. Infatti il mondo del touch, anche per la paura del contagio, è andato in forte crisi dopo il 2020, lasciando spazio a tecnologie più innovative. E sempre in tema di sensorialità si inseriscono i podcast o le nuove piattaforme di streaming come twitch, strumenti che la GenZ sembra prediligere rispetto a programmi più tradizionali. E dalla sensorialità il report passa ad affrontare il cosiddetto OOH (Out Of Home), cioè come sia oggi percepito e vissuto tutto l’universo di relazioni e spazi fuori dall’ambiente domestico. Come, ad esempio, scuole università e lavoro, dove la realtà mista ha preso il posto di quella fisica e dove la AI si sta atteggiando come vero e proprio assistente virtuale nella vita di tutti i giorni. Il report, infatti, riporta che la generazione alfacomposta dai nati dopo il 2010, è la prima generazione che non conosce distinzione tra mondo fisico e mondo virtuale: più consapevole nelle scelte sostenibili, più attenta all’inclusione e alla multiculturalità, la rete è la loro principale fonte di informazioni e relazioni.

Gli ultimi due capitoli affrontano il tema del design biofilico, inteso come scelte architettoniche sostenibili e confacenti al nuovo modello di società, arredamento e materiali e quello della mobilità, che si pone come fulcro innovativo degli ultimi anni, dove il trasporto su ruote continua a fare da padrone ma con un occhio sempre più attento a risparmio energetico e rispetto dell’ambiente che ci circonda.

Essere parte del cambiamento e non limitarci a subirlo è la scelta che oggi la nostra azienda ha voluto compiere. – afferma Andrea Caserta, CEO di Everel Group – studiare la realtà in cui ci troviamo, immaginare il futuro e ripensare il contesto produttivo è fondamentale per porsi come protagonisti in una società i cui punti cardine mutano e si riconsolidano in modo diverso e più consapevole: oggi il consumatore sceglie con maggiore attenzione rispetto a temi come sostenibilità e innovazione e non bastano i proclami. Certi cambi di rotta devono essere concreti e patrimonio di tutti. Da qui E-Lab, che sta lavorando in questa direzione e il Green Team di Everel, che mette la sostenibilità al centro della sua attività”.

“Questa ricerca ci dimostra ancora una volta come la strada intrapresa dal nostro gruppo sia corretta – conclude Thomaz Zobele, CSR Manager di Everel Group – le politiche etiche e sostenibili delle aziende nei confronti della società fanno parte di un percorso virtuoso che è richiesto e necessario. E la nostra attività di oggi sarà binario e guida per il mondo di domani”

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