Il caso Safilo a Sanremo: tre sindacalisti contro la chiusura dello stabilimento di Longarone

Da Longarone a Sanremo, per difendere lo stabilimento Safilo del bellunese, a rischio chiusura. A portare l’emergenza lavoro nella montagna veneta al centro del festival della canzone italiana è una delegazione formata da Mario Fillarini (Filctem Cgil), Marco Frezzato (Uiltec) e Andrea Umattino (Femca Cisl), due dipendenti e un funzionario dell’azienda di occhialeria. Si sono presentati nello spazio Clubhouse – Dolomiti Bellunesi al secondo piano di Casa Sanremo, invitati direttamente dal presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, per discutere circa le ultime dichiarazioni della proprietà che, recentemente, ha fatto intendere che potrebbe esserci una chiusura o una cessione dello stabilimento.

«La notizia è ormai nota alla stampa – dichiarano i sindacalisti – ma siamo felici di poter essere qui a Sanremo per portare il nostro messaggio di preoccupazione per le quasi 500 famiglie che rischiano di perdere il lavoro nonostante l’azienda abbia ricavi in crescita e un utile molto positivo (100 milioni di euro, ndr)».

«La logica aziendale che subentra quando l’azienda comincia a prendere le distanze dai luoghi e dalle persone è deleteria – proseguono i tre –: si decide di chiudere uno stabilimento per ragioni di mero profitto anche quando lo stabilimento registra comunque numeri positivi, senza pensare alla qualità del lavoro e al know-how che quello stabilimento porta. La qualità dei nostri occhiali dipende anche da noi».

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