Il punto su Milano-Cortina 2026: idea impianto pattinaggio in Veneto e altre opere

Continua la cronaca dei lavori in corso per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, meno entusiasmante degli eventi sportivi, ma non per questo meno sostanziosa. Ultima novità la proposta del Veneto di ospitare l’impianto di pattinaggio, dopo che il Trentino ha declinato l’idea di realizzarlo a Baselga di Pinè. Ancora scarsi i dettagli al riguardo, ma si sa che l’impianto non si ergerà nei padiglioni della fiera di Longarone.

Si sposta il villaggio olimpico

Altrove cambia la collocazione del villaggio olimpico, rifugio per 1.200 fra atleti e personale degli staff. La decisione è quella di spostarlo da Fiames a Campo e, spiega Valerio Sant’Andrea (AD di Simico), l’allestimento sarà temporaneo. È lo stesso presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia a chiarire: «Si farà una gara per il noleggio e la dismissione dei container, per riportare l’area allo stato attuale ed eliminare il consumo del suolo. All’inizio si parlava di edifici da realizzare e lasciare come legacy al territorio, per turismo e lavoratori stagionali, ma sono il più grande sostenitore del noleggio. Dopo le Olimpiadi verrà portato via tutto».

Si registra comunque il malcontento dei residenti che hanno messo in piedi un comitato che annuncia di voler agire per vie legali affinché il villaggio non sia realizzato sul loro territorio.

Le altre opere

Nel frattempo si prosegue sulle altre opere di competenza del Veneto. Solo un cantiere è ufficialmente operativo, quello per la pista da bob. Il tema è l’aumento dei costi, che potrebbero lievitare rispetto agli attuali 85 milioni di euro per la pista che ospiterà anche skeleton e slittino. Intanto inizia la fase di demolizione dell’infrastruttura attuale: «Vorremmo andare in appalto a inizio aprile per poter realizzare un impianto sportivo rigenerando, allo stesso tempo, le aree contermini per sette ettari al centro di Cortina», ha dichiarato lo stesso Sant’Andrea.

E sull’Arena di Verona, che ospiterà apertura delle Paralimpiadi e chiusura delle Olimpiadi, Zaia dichiara: «Per noi è un totem. L’abbattimento delle barriere architettoniche sarà esemplare, un nuovo modello anche per l’accessibilità ai monumenti pubblici per gli atleti e tutti i cittadini. Abbiamo dato mandato di presentare una proposta di studio di fattibilità».

Fonte: Corriere del Veneto

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