Sciopero benzinai 24-26 gennaio: gli orari e chi resterà aperto
Sciopero benzinai dal 24 al 25 gennaio: le sigle Faib, Fegica e Figisc/Anisa, le principali associazioni di categoria dei gestori, hanno confermato la chiusura degli impianti di rifornimento carburanti per protestare contro il governo Meloni che nell’ultima legge di bilancio non ha confermato il taglio delle accise deciso precedentemente dal governo Draghi per tutelare i consumatori rispetto all’inflazione.
Secondo le organizzatori dei benzinai «il governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di “trasparenza” e “zone d’ombra” solo per nascondere le proprie responsabilità ed inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che semplicemente non esistono. Ristabilire la verità dei fatti – proseguono Faib, Fegica e Figisc/Anisa – diviene quindi prioritario, per aprire finalmente il confronto di merito».
Sciopero benzinai, gli orari sulla rete ordinaria
Sulla rete stradale ordinaria, gli impianti di rifornimento rimarranno chiusi per sciopero dalle ore 19 di martedì 24 gennaio alle ore 19 di giovedì 26 gennaio. La chiusura comprende gli impianti self service.
Sciopero benzinai, gli orari sulla rete autostradale
Sulla rete autostradale, le stazioni di servizio resteranno chiuse dalle ore 22 di martedì 24 gennaio alle ore 22 di giovedì 26 gennaio. Anche in questo caso la chiusura comprende i self service.
Chi resterà aperto
Secondo alcune stime, le sigle che hanno indetto lo sciopero raccolgono circa il 70% dei 22mila distributori di carburanti attivi in tutta Italia. Potrebbero quindi restare aperti alcuni impianti i cui gestori non aderiscono a tali sigle, oltre a quegli impianti gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere – e non affidati in gestione a soggetti privati – che dovrebbero essere non oltre il 10% del totale.
Infine, gli operatori del settore dovranno rispettare le raccomandazioni della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, secondo cui, «nel rispetto della regolamentazione del settore carburanti dovrà essere mantenuto in servizio un numero di stazioni di rifornimento: per la rete della viabilità ordinaria urbana ed extraurbana: non inferiore al 50% degli esercizi aperti nei giorni festivi; per la rete autostradale (escluse le diramazioni): non inferiore ad una ogni cento chilometri».