SIT punta sulla mental health: potenziati welfare aziendale e lavoro flessibile

Dall’adozione dello smart working in tempi pre-pandemici all’attivazione dello Sportello Psicologico per i dipendenti dei plant fino all’abolizione in tutte le sedi corporate del gruppo delle timbrature, SIT si è sempre affermata come azienda che promuove il lavoro flessibile in un ambiente basato su fiducia, impegno e responsabilità.

Con la fine dell’emergenza Covid 19, SIT – che impiega nel mondo 2.500 persone, di cui quasi il 60% donne – ha deciso, in controtendenza rispetto non solo al settore metalmeccanico di riferimento bensì anche al panorama aziendale nazionale, di promuovere lo smart working strutturato ed il lavoro flessibile quale pillar della gestione del personale e di prendersi cura della mental health dei propri dipendenti innestando numerose iniziative di welfare e wellbeing.

“In questo siamo più vicini a modelli anglosassoni, che già da anni si occupano, non con poca difficoltà, della  salute psicologica ed emotiva dei dipendenti” commenta Roberta Fagotto, Human Capital Director di SIT. “E’ un punto delicato perché c’è chi crede molto nell’importanza e nell’influenza di questo elemento nel lavoro, e chi invece crede che la qualità del lavoro non risenta degli effetti di un dipendente senza stimoli, o infelice, o che si trova per qualsiasi ragione esterna o interna all’azienda in difficoltà. In Italia questo tipo di discussione è iniziata nel post pandemia ma deve realmente ancora aprirsi e le best practice sono pochissime. Per questo siamo orgogliosi di poter offrire alle nostre persone ed a chi ci valuta – potenziali colleghi o altri stakeholders – un piano di welfare che punta moltissimo sulla mental health”.

Nel programma di “Benessere in Azienda” sono racchiusi 3 blocchi di iniziative accessibili in digitale, da remoto, in orario di lavoro e  diverse a seconda del target di personale. Tra queste, ci sono workshop sulle tecniche di riequilibrio e meditazione (come mindfulness, zen, yoga, disconnect to recharge) per gestire al meglio situazioni di stress, orientati a dare benefici psicologici puntando sull’equilibrio mente/corpo.

I dipendenti di SIT potranno inoltre prenotare degli appuntamenti con un medico psicologo nell’orario di lavoro, pensati per supportare il benessere dell’individuo in azienda. “Abbiamo avuto riscontri molto positivi dalla sperimentazione dello Sportello Psicologico fatta nel nostro principale plant italiano ed abbiamo deciso di estenderla a tutti i colleghi” afferma Fagotto.

A completare i pillar di SIT il lavoro ibrido. Da diversi mesi è attivo uno Smart working strutturato con una formula di 3 giorni alla settimana per la sede di Milano e 9 giorni al mese da usare a discrezione per i dipendenti della sede principale di Padova. Sono state inoltre eliminate le timbrature in tutte le sedi Corporate per flessibilizzare l’orario di lavoro e continuare ad investire sulla fiducia e sullo sviluppo dell’imprenditorialità del singolo, a prescindere dal ruolo. La cultura del lavoro ibrido è supportata inoltre tramite webinar dedicati alla collaborazione, al nuovo stile di leadership, a come ridurre il “tecnostress”, a come lavorare bene da remoto potenziando al contempo le soft skills.

“Abbiamo investito molto per affiancare all’offerta formativa di base che potenzia hard e soft skills, incoraggia la leadership inclusiva ed il lavoro in team un programma dedicato al wellbeing. L’obiettivo primario è di far star bene le nostre persone, in un momento in cui fenomeni come dimissioni in massa e quiet quitting si fanno sempre più strada, anche in Italia. Siamo convinti che persone motivate e felici, anche dal punto di vista psicologico, siano l’elemento chiave per raggiungere gli obiettivi di business e continuare ad essere leader di mercato. Vogliamo – sottolinea Fagotto – anche aumentare l’attrattività verso i giovani, in particolare in ambito STEM, ed è per questo che abbiamo anche iniziato il percorso per diventare “Great Place To Work”.

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