Vetro e arredo-casa, operatori da 11 paesi alla scoperta del "Made in Venice"
L’alta manifattura veneziana si presenta al mondo: Albania, Etiopia, Ungheria, Israele, Giappone, Giordania, Libano, Messico, Arabia Saudita, Svezia, Emirati Arabi Uniti sono gli 11 paesi di provenienza dei 34 operatori economici giunti in Veneto per una tre giorni di incontri e visite alle imprese del vetro e del sistema arredo-casa. L’incoming rappresenta il fulcro delle attività del progetto “Made in Venice” nato dall’accordo tra Confindustria Venezia e ICE Agenzia, firmato lo scorso aprile, che intende sostenere le aziende nell’attività di promozione all’estero.
Le 28 imprese coinvolte nell’area metropolitana di Venezia e Rovigo – specializzate nella produzione di materiali per la casa, tessili, mobili, accessori d’arredo, illuminazione – hanno incontrato i buyer in un fitto programma di visite e incontri b2b.
«Grazie al sostegno dell’Agenzia ICE, oggi possiamo dare inizio a tre giorni di visite aziendali ed incontri – ha dichiarato il presidente di Confindustria Venezia area metropolitana di Venezia e Rovigo Vincenzo Marinese –. In una fase complessa come quella attuale, iniziata con la crisi pandemica, proseguita con lo scoppio della guerra e l’impennata dei costi dell’energia, non si arresta la nostra presenza nei mercati esteri. La manifattura ‘made in Venice’, del resto, è ammirata in tutto il mondo e dunque vocata all’internazionalizzazione».
Secondo una elaborazione di Unioncamere del Veneto su dati Istat, l’export della Provincia di Venezia per quanto riguarda il vetro e i prodotti in vetro ha avuto un valore di 95 milioni di euro nel 2021 (124 mln nel 2019). Francia, Stati Uniti, Polonia, Spagna, Regno Unito e Germania i mercati di riferimento. Le esportazioni nei settori illuminazione, mobili e prodotti tessili hanno raggiunto i 291 milioni nel 2021 (274 mln nel 2019) nel Veneziano, dove Francia, Stati Uniti e Germania sono stati i principali Paesi di sbocco commerciale. Nel Rodigino, invece, l’export dei medesimi comparti ha superato i 38 milioni (32 mln nel 2019).
«Nell’Anno internazionale del vetro, come ICE, vogliamo contribuire a far sì che il “Made in Venice” diventi per le imprese del distretto un catalizzatore di business, dal sempre maggior rilievo internazionale – ha detto il direttore generale di Agenzia ICE Roberto Luongo –. Nell’azione di supporto che svolgiamo quest’anno, insieme a Confindustria Venezia, oltre all’organizzazione di un importante incoming di buyer, c’è la creazione di un sito dedicato alla visibilità e al business delle aziende produttrici di vetro di Murano e di altri prodotti di punta del sistema abitare – sempre più sostenibili e innovativi – nonché la realizzazione di una serie di webinar formativi indirizzati agli operatori».
L’incoming rappresenta l’apice delle iniziative del progetto “Made in Venice”. Tra le altre attività, è stata adottata la piattaforma digitale FieraSmart365, per facilitare il contatto con potenziali clienti esteri. Le imprese hanno inoltre preso parte ad alcune tra le più importanti fiere internazionali in forma collettiva. Attraverso il percorso formativo ed informativo avviato ad aprile, hanno partecipato a un nutrito programma di webinar, in collaborazione con gli Uffici ICE. Sono stati approfonditi, in particolare, i mercati: tedesco, statunitense, sudafricano, giapponese e indiano. Molti altri appuntamenti seguiranno da ottobre fino al prossimo gennaio.
«Le emergenze in corso stanno mettendo in ginocchio le nostre aziende, eppure non si arresta la voglia di fare impresa – ha aggiunto Luigi Lucchetta, consigliere della Sezione Vetro di Confindustria Venezia -. Attraverso l’accordo tra la Stazione Sperimentale del Vetro e Hydrogen Park stiamo studiando la fattibilità di una transizione tecnologica ed energetica verso l’idrogeno all’interno delle fornaci muranesi. Con lo stesso spirito ci poniamo di fronte alla sfida di aumentare sempre più la nostra presenza nei mercati internazionali, anche grazie alla collaborazione con l’Agenzia ICE».
Foto: Luigi Lucchetta