OTB nel primo report di sostenibilità l'obiettivo della neutralità carbonica entro il 2030
OTB, gruppo internazionale di moda e lusso con sede a Breganze (Vicenza), ha presentato il suo primo report di sostenibilità, che coinvolge tutti i brand di cui è a capo, tra cui Diesel, Jil Sander, Maison Margiela, Marni e Viktor&Rolf. Il focus è su tra macro aree: ‘Protecting our Planet’, ‘The New Fashion System’ e ‘Brave Together’.
‘Protecting our Planet‘ ha l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica delle operazioni interne entro il 2030 e dell’intera catena del valore entro il 2050, attraverso un piano d’azione volto al miglioramento della gestione energetica e alla riduzione dell’impatto ambientale del gruppo. Dal report è emerso che il 41% dell’elettricità usata per le operazioni interne di OTB proviene da fonti rinnovabili. Il gruppo, inoltre, ha aderito al Roadmap to Zero Programme della Zero Discharge of Hazardous Chemicals (ZDHC) Foundation, impegnandosi a sviluppare una strategia di gestione responsabile delle risorse idriche e delle sostanze chimiche e all’eliminazione dell’uso di sostanze chimiche pericolose dai processi produttivi entro il 2030.
‘The New Fashion System‘ comprende tutti i progetti sviluppati dai brand di OTB per l’adozione di approcci innovativi al design e la riduzione dell’impatto ambientale dei prodotti, l’uso di materiali sostenibili e riciclati, e lo sviluppo di nuove pratiche di approvvigionamento trasparenti e tracciabili. Diversi i programmi di second hand e riciclo di capi già utilizzati.
‘Brave Together‘ include tutte le iniziative volte all’integrazione e all’inclusività. Nel report è emersa la forte presenza delle donne all’interno di OTB (51% delle posizioni manageriali occupato da donne su un totale di circa 6.000 dipendenti) e l’impegno del gruppo nel formare e valorizzare i giovani tirocinanti. Da ricordare, poi, i 300 progetti di sviluppo sociale che hanno migliorato la vita di circa 300 mila persone, grazie all’intervento dell’organizzazione no-profit OTB Foundation: negli ultimi anni è stato dato aiuto in particolare a chi stava vivendo la pandemia in aree svantaggiate del mondo, a 1500 rifugiati afghani e a oltre 440 rifugiati ucraini.
«L’industria della moda – ha dichiarato Renzo Rosso, presidente e fondatore del gruppo OTB – ha un impatto sociale e ambientale estremamente rilevante, con le nostre scelte di business e la comunicazione dei nostri Brand possiamo influenzare positivamente la vita e i comportamenti di milioni di persone e diffondere un approccio più responsabile e sostenibile. Investo in questa direzione da anni, puntando sulla formazione di tutti i miei manager che attraverso questi insegnamenti hanno imparato ad affrontare qualsiasi momento professionale ragionando e prendendo ogni decisione di business in maniera responsabile. Oggi finalmente annunciamo tutto il lavoro che è stato fatto in questi anni con degli obiettivi concreti che ci siamo posti, tra i quali ad esempio il raggiungimento della neutralità carbonica delle nostre operazioni entro il 2030, in anticipo rispetto a quanto stabilito dall’Unione Europea. Sono orgoglioso di riconoscere nel percorso di sostenibilità di OTB gli insegnamenti che ho ricevuto dalla mia famiglia, come l’amore e il rispetto per il territorio e per la comunità.»
Ubaldo Minelli, ceo del gruppo OTB, ha aggiunto: «Il report che presentiamo oggi è il risultato di un lungo percorso che ci ha visti impegnati nell’implementazione, anno dopo anno, di diverse pratiche sostenibili che hanno innescato un circolo virtuoso anche per altre realtà del sistema moda. È importante che un grande Gruppo come OTB tracci la rotta e supporti al contempo la filiera produttiva, rappresentata nella maggior parte dei casi da piccole e medie aziende basate in Italia. Tra i progetti di cui vado più fiero c’è C.A.S.H. (programma che permette ai fornitori elegibili di incassare anticipatamente, tramite un istituto bancario, i crediti vantati nei confronti di OTB a condizioni economiche estremamente agevolate, ndr). Le risorse che abbiamo messo a disposizione di tantissime piccole imprese, ossatura principale del nostro Sistema Paese, si sono rivelate fondamentali soprattutto nei momenti di incertezza economica degli ultimi tempi. I risultati riportati da questo primo report non rappresentano soltanto un traguardo ma anche il punto di partenza per affrontare le nuove sfide con un rinnovato entusiasmo e riscrivere un futuro sempre più sostenibile per il nostro gruppo e per il settore.»
«Per ciascuno dei tre ambiti entro i quali si declina la strategia di sostenibilità del gruppo abbiamo fissato degli obiettivi precisi, trasparenti e concreti – ha concluso Sara Mariani, chief sustainability officer del Gruppo OTB – Sono felice di poter contribuire al loro raggiungimento insieme a tutte le persone che lavorano nei diversi Brand e aziende del Gruppo. Credo che la condivisione sia un elemento indispensabile per costruire un futuro migliore a beneficio di tutto e attraverso questo primo report vogliamo essere promotori di idee, progetti e best practice per l’intero settore.»
In foto: Ubaldo Minelli, Renzo Rosso e Sara Mariani