Elezioni, le priorità delle imprese al futuro governo: stabilità, energia e Pnrr
Il giorno dopo lo spoglio delle elezioni politiche 2022 in Veneto, le associazioni di categoria si confrontano con i risultati, che hanno premiato a livello nazionale la destra, e che nella regione hanno rivelato un vero terremoto politico, con Fratelli d’Italia che ha “doppiato” la Lega per numero di voti, mettendo per la prima volta in crisi una ultra-decennale egemonia politica da parte del Carroccio.
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Per Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Veneto, la più rappresentativa associazione delle piccole imprese artigiane, «i veneti e gli Italiani hanno votato ed il mandato è chiarissimo» e ora «serve stabilità e concentrarsi sui problemi». Le priorità per Boschetto sono: «proseguire con il Pnrr e le riforme ad esso collegate, giustizia, fisco e appalti, un fisco più leggero e meno burocratico e aiuti straordinari per energia e materie prime». Sul tema energia, la richiesta è di un credito d’imposta del 50% ma calcolato sul 2022, oltre che di un accordo europeo sul “price cap” e incentivi alle imprese che installano pannelli solari sul tetto dei capannoni.
Cna, con il presidente regionale Moreno De Col e il segretario Matteo Ribon, si concentra sull’astensionismo: «La mancata affluenza alle urne è un dato che deve far riflettere sulla dinamica della partecipazione al voto. All’indomani delle elezioni ci troviamo dinanzi ad una maggioranza ampia per governare che ha già dimostrato in campagna elettorale di avere attenzione verso il mondo delle imprese e verso il tessuto economico di cui le piccole e micro imprese costituiscono ossatura portante». Le priorità vanno dall’aumento dei costi delle materie prime, ai rincari energetici, alla situazione internazionale. «Come confederazione – spiegano De Col e Ribon –, la massima disponibilità ad intessere un dialogo fattivo e proficuo per una vera rappresentanza degli interessi di imprese e lavoratori in un rafforzamento della sinergia tra pubblico e privato».
Confagricoltura Veneto guarda con favore al nuovo scenario politico uscito dalle elezioni. «Il nostro paese e la nostra economia – sottolinea Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto – confidano che il nuovo esecutivo, forte di una maggioranza solida, sappia dare le risposte giuste per tutelare l’imprenditoria agricola del paese. In un momento di grande difficoltà per le aziende tra pandemia, conflitto russo-ucraino, crisi energetica, aumento dei costi delle materie prime e cambiamenti climatici, ci attendiamo che si intervenga con decisione e ogni sforzo possibile per stabilizzare il reddito degli agricoltori e incrementare la potenzialità produttiva del comparto».