Confindustria, approvata l'integrazione tra Padova-Treviso e Venezia-Rovigo
Confindustria, si fa sul serio con l’integrazione tra Assindustria Venetocentro (che riunisce gli imprenditori di Padova e Treviso) e Confindustria Venezia-Area metropolitana (che comprende anche Rovigo). Il 13 settembre i consigli generali delle due associazioni di categoria, riuniti oggi in seduta congiunta a Villa Braida a Mogliano Veneto, hanno esaminato e approvato all’unanimità, nella versione definitiva, il Piano industriale di integrazione tra le due associazioni. In apertura dei lavori, un lungo applauso ha ricordato e reso omaggio ad Andrea Riello, morto improvvisamente la mattina dell’assemblea.
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Il piano delinea gli elementi statutari, economici ed organizzativi e le linee guida dell’accordo di integrazione, dando mandato ai presidenti per la sua definizione. Ad esito della delibera dei Consigli, il Piano sarà portato al voto definitivo delle Assemblee Generali congiunte degli Associati – su Atto di integrazione e Statuto – che si terranno il 28 novembre 2022 al Padova Congress, il nuovo Centro Congressi di Fiera di Padova.
Con l’aggregazione, che nei termini del piano avrà efficacia dal 1 gennaio 2023, il nuovo e unitario soggetto associativo d’area vasta conterà 5.000 imprese, con circa 260.000 addetti, consolidando il ranking di seconda Associazione del sistema Confindustria a livello nazionale, inserite in un territorio che genera il 58,2% del valore aggiunto del Veneto e il 5,4% di quello nazionale (86 miliardi di euro) e oltre 32 miliardi di export (46,2% del totale veneto, 6,3% di quello nazionale).
Il percorso di integrazione
Il Piano industriale è il risultato del lavoro svolto dalla Commissione Paritetica e delle osservazioni emerse durante il percorso di consultazione della base associativa, avvenuto in 9 incontri zonali nei territori di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo nei mesi di maggio e giugno ai quali hanno partecipato oltre 800 imprenditori.
Con riguardo alla denominazione della nuova Associazione, i Consigli Generali hanno deciso di coinvolgere nella scelta gli Associati, mediante un sondaggio, per esprimere la preferenza rispetto a due opzioni.
Il ‘cantiere’ del Progetto di aggregazione tra le due Associazioni, ha preso avvio informalmente nel 2019 su impulso dei Presidenti Massimo Finco, Maria Cristina Piovesana e Vincenzo Marinese. È proseguito in modo partecipato e condiviso, con l’insediamento e l’avvio dei lavori della Commissione Paritetica (temporaneamente sospesi causa pandemia e rinnovo dei vertici di AVC); la conferma del mandato assembleare ai Presidenti Leopoldo Destro e Vincenzo Marinese alla prosecuzione del Progetto (ottobre 2020 per AVC; marzo 2021 per Confindustria Ve-Ro); la firma del Protocollo preliminare di aggregazione (gennaio 2021).
Il cantiere ha visto impegnati in un intenso lavoro i Presidenti e le strutture delle due Associazioni, coadiuvati dalla Commissione Paritetica composta da Claudio De Nadai, Enrico Del Sole, Francesco Nalini e Alessandro Vardanega per Assindustria Venetocentro e da Gigliola Arreghini, Luca Fabbri, Roberto Gasparetto e Mauro Zennaro per Confindustria Venezia-Rovigo.
«Nel pieno delle crisi che stiamo attraversando e di una campagna elettorale divisiva, ancora una volta gli imprenditori danno un messaggio di coraggio e responsabilità. La complessità richiede innovazioni di sistema, anche alla rappresentanza associativa, l’ambizione di progettare un futuro comune – dichiara Leopoldo Destro, Presidente di Assindustria Venetocentro -. È questo il significato del processo di integrazione che stiamo costruendo, forte del consenso delle piccole e grandi imprese associate, e che ci auguriamo possa essere riferimento positivo oltre il perimetro associativo. Oggi possiamo provare a farlo insieme, dando concreta attuazione e identità ad un’unica realtà allargata metropolitana capace di costruire un’offerta di vita e di lavoro a tanti giovani, manager, imprese e investitori, di valorizzare le peculiarità di ogni territorio in un’ottica integrata, di collegarli alle aree più dinamiche, in Italia e in Europa, con l’obiettivo di generare crescita per tutti. Diventare il vertice veneto del nuovo triangolo industriale avrà effetti sulla nostra capacità di reagire alle innumerevoli problematiche che già oggi stiamo affrontando, alle crisi future e di competere sui mercati internazionali. Di giocare una partita più ampia, oltre i confini della nostra Regione. Rinsaldando il legame di prossimità con le imprese e il territorio, per noi irrinunciabile. A tutti noi, la responsabilità e l’onore di essere parte attiva e determinante di una decisione che il prossimo novembre lo renda possibile».
«Abbiamo dimostrato, con questa delibera, la volontà di rappresentare sempre in maniera più forte gli interessi delle aziende. Un grande segno di maturità e responsabilità – dichiara Vincenzo Marinese, Presidente di Confindustria Venezia Area metropolitana di Venezia e Rovigo -. L’adesione delle imprese al progetto giunge in una fase storica complessa. Dopo la crisi pandemica, le aziende stanno affrontando il rincaro delle materie prime, l’aumento di costi dell’energia e le conseguenze di un conflitto, quello tra Russia e Ucraina, con implicazioni geopolitiche ed economiche devastanti. Non c’è altra strada: oggi più che mai siamo chiamati a fare squadra per difendere il nostro tessuto produttivo, adeguarlo alle nuove esigenze del mercato e favorire così un suo ulteriore sviluppo. A noi spetta il compito di individuare strategie comuni per mantenere elevata la competitività veneta in un contesto sempre più globale. Nel frattempo, non possiamo trascurare una nuova sensibilità verso l’ambiente. Un percorso nel quale le imprese possono ambire ad un ruolo da leader, per trascinare in un circolo virtuoso ogni componente della società civile. Le aziende dell’area vasta di Venezia, Rovigo, Padova e Treviso cammineranno insieme per affrontare con coraggio, responsabilità e spirito d’impresa queste sfide epocali».
Nella foto: Leopoldo Destro e Vincenzo Marinese