Agriturismi, nuova legge regionale: più posti letto e autoproduzione scende al 50%
Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato una legge sugli agriturismi, che in Veneto sono 1500 e attirano dall’1 all’1,5% del turismo regionale. Con la nuova norma sarà possibile aggiungere posti letto, fino a un massimo di 45 al chiuso e 60 se comprensivi di agricampeggio. Inoltre, la percentuale di autoproduzione all’interno dei pasti somministrati ai clienti scende dal 65 al 50%; la restante metà dei prodotti utilizzati dovrà comunque provenire prevalentemente dal territorio regionale. Approvati anche l’asporto, la consegna a domicilio e la partecipazione a fiere ed eventi dedicati alle eccellenze regionali. Coldiretti Veneto si è mostrata soddisfatta della decisione del consiglio.
«Un atto importante – ha commentato Coldiretti – segno di una politica al passo con i tempi che premia il lavoro di migliaia di operatori agrituristici che ogni giorno mettono a punto strategie innovative per migliorare l’offerta turistica regionale. Un iter lungo che ha portato a condividere passo per passo con la Regione il testo con un lavoro esemplare di confronto, affrontato con impegno dalla Sesta Commissione guidata dal Presidente Francesca Scatto per fare sintesi delle istanze dei diversi settori coinvolti creando un equilibrio di interessi ed esigenze consegnando poi il testo in Terza commissione nelle mani di Marco Andreoli per licenziarlo. Molte soluzioni imposte dalla pandemia sono state accolte dal pubblico con grande consenso tanto da continuare a sollecitare gli imprenditori agricoli nella fornitura di nuovi servizi e attività: dalle fattorie didattiche sociali ai piatti da asporto alle consegne a domicilio fino alla possibilità di somministrare le eccellenze degli agriturismo del Veneto in occasione di eventi di particolare interesse regionale, passando per una nuova definizione del turismo rurale e riconoscendo l’importanza dell’enoturismo e l’oleoturismo. Si tratta di realtà strutturate, che creano occupazione e promuovono investimenti svolgendo un ruolo di presidio del territorio in quanto metà delle aziende sorgono in aree marginali. Questo provvedimento legislativo dota il comparto di regole adeguate al contesto in cui gli agriturismi operano.»
Soddisfatta della nuova legge anche la sezione veneta di Confagricoltura. «Il cuore innovativo – ha commentato il presidente Leonardo Granata – è che il testo licenziato aggrega finalmente le attività dell’agriturismo a quelle del turismo rurale, senza considerarli due mondi separati. In sostanza, mentre prima l’ambito degli agriturismi era considerato esclusivamente quello relativo all’ospitalità e somministrazione di pasti, bevande e spuntini, ora si allarga dal punto di vista normativo e operativo ad attività come l’ippoturismo, il cicloturismo, le passeggiate tra le vigne e altre forme di turismo rurale sempre più richieste dai nostri ospiti. Potremo, insomma, promuovere il nostro territorio con esperienze a 360 gradi, coniugando prodotti tipici e spunti culturali, storia e tradizione. Una sinergia con gli altri attori che non potrà che far accrescere la conoscenza e il prestigio della nostra splendida realtà regionale.»
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