Il turismo veneto continua la ripresa. Tre milioni gli arrivi nel primo quadrimestre
Il comparto turistico veneto continua a recuperare le perdite causate dalla pandemia, nel 2021 sono state 3,2 miliardi le presenze in regione, il 15% del totale italiano. Il settore continua a migliorare nonostante le difficoltà causate dalla crisi ucraina e dal caro vita.
Il settore turistico attualmente
Nei primi 4 mesi del 2022 sono 3 milioni gli arrivi in Veneto, circa tre volte e mezza quelli registrati nel 2021 e il 78,3% in più rispetto al 2020. Rimane, però, una differenza negativa con i primi mesi del 2019: -31,8%, ma in netto recupero. Con circa 12 milioni di arrivi in regione il 2021 risulta in crescita del 50,8% rispetto al 2020 con un ottimo recupero anche se, il gap con il 2019, resta importante -41,3%. É noto che agosto è il mese con il maggiore numero di presenze turistiche. Lo scorso anno nella nostra regione le presenze in questo mese sono state il 22,5% del totale, superiore al 20,4% della media Ue. Il nostro Paese è secondo nell’Unione per numero di presenze turistiche ad agosto con 229 milioni dietro alle 246 della Francia.
Integrazione tra artigianato e turismo
«Cosa chiederemo ai candidati in tema di promozione turistica? Di certo l’impegno a mantenere il dicastero dedicato con portafoglio ritornato. Il binomio artigianato e turismo è occasione per la nascita di tante nuove imprese.» chiede Roberto Boschetto Presidente di Confartigianato Imprese Veneto. «Il nostro interesse è giustificato dal fatto che le nostre imprese sono attori primari in questo segmento di attività. Alla fine del primo trimestre 2022 le imprese artigiane venete interessate dalla domanda turistica sono 17.252, pari al 13,9% dell’artigianato regionale.»
«Questa fittissima rete di imprese è al servizio dei turisti ed è fondamentale a rendere accogliente il nostro territorio. Non a caso il 59% della spesa dei viaggiatori stranieri, pari a 1,9 miliardi di euro in Veneto, è dedicata a trasporti passeggeri, ristorazione e acquisti di prodotti artigianali e del made in Italy. Nel complesso si tratta di un paniere di beni e servizi per i quali la qualità fa la differenza, consolidando l’elevata reputazione dell’offerta turistica veneta ed italiana», conclude il presidente.