Cartiere del Polesine, produzione bloccata per i rincari del gas
I costi delle forniture di gas stanno diventando insostenibili, soprattutto per le imprese che ne hanno bisogno in grandi quantità. È il caso delle Cartiere del Polesine, che conta 280 dipendenti e 110 milioni di fatturato. La produzione nei due stabilimenti di Loreo e Adria a luglio ha subito una forte battuta d’arresto a causa dell’enorme rincaro delle bollette del gas. Alfredo Pregnolato, energy manager della società, ha affermato in un servizio per Tgr Veneto che la spesa per i 60 milioni di metri cubi annui necessari è passata da 2,3 a 9 milioni di euro in appena dodici mesi.
Inoltre, ciò che solleva preoccupazione è soprattutto il fatto che le compagnie energetiche non stanno rinnovando i contratti, neppure a chi si è adattato ai nuovi prezzi. «Il rischio grave – ha detto Pregnolato – è che dal primo di ottobre Cartiere del Polesine non trovi un fornitore e di conseguenza si rischia la discatura del contatore e quindi il blocco della fornitura per forza maggiore.»
Lo stop della produzione di cartone destinato ai contenitori, che non si era fermata neppure nel lockdown, rappresenta un gravissimo danno economico per l’azienda rodigina, che rischia di essere superata dai competitor stranieri. «Hanno diverse forme di approvvigionamento energetico – afferma Elena Scantamburlo, amministratore delegato – quindi si possono presentare con costi diversi alla nostra clientela.»
Ma c’è anche un altro problema: tutta la carta e il cartone provenienti dal macero e riciclati dalle Cartiere per la propria produzione rimarrebbero inutilizzati.