Venezia, un milione per ripristinare le rive di Zattere e Giudecca danneggiate dall'acqua alta

La Giunta comunale di Venezia ha approvato, su proposta del sindaco, due delibere che riguardano il progetto definitivo, comprensivo del progetto di fattibilità tecnico economica, per il ripristino dei danni derivanti dall’acqua alta eccezionale del 2019, in prosecuzione agli interventi già completati. I due progetti, sviluppati nelle aree dell’isola della Giudecca e nelle aree delle Zattere a Dorsoduro, prevedeno sommariamente, per un importo di 500mila euro per ciascuno dei due progetti, la messa in sicurezza di rive, ponti ed elementi accessori alla viabilità interessati da danni, urti o dissesti.

Nello specifico, i due interventi, consentiranno di sistemare le rive delle Zattere e dell’isola della Giudecca coinvolte pesantemente dall’azione diretta delle onde dell’alta marea con distacchi generalizzati degli elementi in pietra d’Istria delle fondamenta e dissesti diffusi delle pavimentazioni.

I progetti, redatti in prosecuzione dei primi interventi già completati lo scorso anno (primo piano emergenziale), prevedono lavori di recupero e consolidamento degli elementi lapidei dei marginamenti e delle rive pubbliche, il ripristino delle pavimentazioni in masegni di trachite o porfido dissestate da fenomeni di emungimento dei sottofondi, oltre alla sistemazione di porzioni di ponti ed elementi accessori alla viabilità. Lavori che troveranno avvio nel prossimo autunno.

Dal punto di vista procedurale lo scorso novembre è scaduto lo stato di emergenza dichiarato nel 2019 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. In seguito il Capo Dipartimento della Protezione Civile ha firmato un’ordinanza con la quale è stato individuato il sindaco del Comune di Venezia quale soggetto responsabile al completamento degli interventi integralmente finanziati e contenuti nei Piani emergenziali di ripristino delle infrastrutture pubbliche.

Brugnaro: «In arrivo finanziamenti per 62 milioni»

«Con queste due importanti delibere andiamo a procedere con un lavoro iniziato già all’indomani di quella catastrofica acqua alta che ha colpito la Città nel novembre 2019 – spiega il sindaco Brugnaro. Sono i numeri a dimostrare il nostro impegno tanto che ad oggi sono state ultimate, e rendicontate agli organismi competenti, opere per oltre 52 milioni di euro: tra le principali ricordiamo il ripristino del muro di marginamento della Riva dei Giardini Reali a San Marco, l’elevazione delle rive realizzate nelle isole di Sant’Erasmo, Vignole e Pellestrina, la sostituzione delle bricole di segnalamento lungo i canali lagunari, la pulizia delle condotte di scarico; non di secondaria importanza i diffusi interventi realizzati presso le scuole, i teatri, i musei, gli approdi acquei o i molteplici ripristini impiantistici effettuati presso le sedi istituzionali di comune, Città Metropolitana e Regione del Veneto. E dopo aver assicurato a tantissimi cittadini, per la prima volta nella storia di Venezia, gli indennizzi per i danni subiti nelle loro case, abbiamo il dovere di continuare con l’attività “post emergenza” e continuare a realizzazione di interventi, anche strutturali, volti alla riduzione di futuri rischi. Ecco perché – conclude Brugnaro – siamo pronti a eseguire questi due importanti lavori alle Zattere e alla Giudecca che saranno finanziati con un altro importante pacchetto di investimenti per un ammontare di circa 62,7 milioni di euro già autorizzati dal Dipartimento della Protezione Civile».

In particolare dei 62,7 milioni di euro si realizzeranno 48 progetti e dell’ammontare complessivo ben 37,8 milioni di euro sono di diretta attuazione del Comune di Venezia. Per quanto riguarda l’iter amministrativo, in linea generale, tutte le progettazioni sono avviate e si stima che entro l’anno vengano avviati o almeno appaltati gran parte dei lavori.

Ti potrebbe interessare