Incendi, a fuoco la pineta di Bibione. Zaia fa appello alla prudenza
Le alte temperature e la siccità incrementano notevolmente il rischio incendi. L’Italia brucia da Nord a Sud: colpiti oltre 23 mila ettari di aree boschive. In Veneto pesantemente colpita la pineta di Bibione. Il presidente della regione Luca Zaia si appella ai cittadini: «Il gran caldo durerà ancora a lungo e per questo rivolgo un appello a tenere comportamenti prudenti a tutti i frequentatori di boschi, sentieri, pinete e di ogni luogo che possa essere a rischio incendio. Temo infatti che la battaglia possa essere ancora lunga e serve l’aiuto di tutti, a cominciare da tutti noi cittadini».
Bibione, a fuoco 10 ettari
Il rogo divampato nella pineta di Bibione ha interessato circa 10 ettari, la procura sta indagando per verificarne l’eventuale origine dolosa. Il fuoco, scoppiato nel pomeriggio di venerdì 15 luglio, aiutato dalle condizioni meteorologiche di siccità e alte temperature, si è espanso facilmente. Le fiamme, domate dai vigili del fuoco e dai Volontari Antincendio Boschivo, hanno visto il riaccendersi di un focolaio nella giornata di domenica, velocemente circoscritto e controllato.
Fumaioli sparsi in tutto il Veneto con l’attenzione che si concentra nelle zone di Lamon, Pescantina, Punta Sabbioni e Teolo. Zona più critica la Lessinia in provincia di Vicenza insieme al litorale e alle zone prealpine. La situazione viene costantemente monitorata per ridurre al minimo i rischi di nuovi incendi e può essere consultata sul sito di ambienteveneto.
Rischio incendi: l’intervento di Zaia
Sulla questione è intervenuto il presidente Zaia con un appello ai cittadini: «Ognuno di noi può dare il suo contributo per evitare lo svilupparsi di un focolaio. Si continui in tranquillità a frequentare i luoghi prescelti, ma usando il buon senso: rinunciando se sulla propria strada si trovano Volontari AIB (Anti Incendi Boschivi) o Vigili del Fuoco in attività, evitando il crearsi di gruppi di curiosi, non parcheggiando l’auto incandescente dopo il viaggio sopra superfici arboree seccate, non gettando a terra una sigaretta nemmeno se si ritiene di averla spenta bene, utilizzando i tradizionali barbecue a distanza di sicurezza da ogni possibile arbusto e avendo cura poi di spegnere tutto con abbondanti liquidi».
Il presidente della regione ha poi ringraziato tutti i vigili del fuoco e gli operatori impegnati nel gestire la situazione.
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