«From Farm to Fork», Smact inaugura a Padova il più grande dimostratore di tecnologie 4.0 in Italia

Il più grande dimostratore 4.0 d’Italia, dedicato alle tecnologie digitali applicate alla filiera agrifood, che si estende su una superficie di tremila metri quadrati. Si chiama “From Farm to Fork” ed è l’ultima Live Demo in ordine di tempo realizzata da SMACT Competence Center con il supporto scientifico dell’Università di Padova e inaugurata nel quartiere fieristico di Padova, un luogo naturalmente attrattivo per ricerca e imprese. Una Fabbrica Food 4.0 composta da un birrificio artigianale, un panificio e una cucina professionale per la vasocottura, ma dotato anche di una serra indoor 4.0 nella quale sperimentare tecnologie per gestire e monitorare la produzione primaria sostenibile.

Al suo interno l’intero ciclo di produzione, dalla coltivazione in serra delle materie prime, alla produzione di pane, birra e piatti in vaso, viene interamente digitalizzato con sensori che raccolgono dati sulla gestione del clima, sul controllo dei parametri di produzione, sul monitoraggio dei consumi di acqua ed energia e il controllo di qualità, li analizzano tramite l’Intelligenza Artificiale e li trasmettono in cloud. Il tutto per arrivare ad una gestione più efficiente e sostenibile della “fabbrica 4.0”, ma anche per creare un’esperienza sensoriale per il visitatore, che potrà poi consumare in maniera condivisa i prodotti in una “shared kitchen”.

La Live Demo è stata inaugurata giovedì 5 maggio a Padova alla presenza di Anna Ascani, sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo Economico, del sindaco di Padova Sergio Giordani, della rettrice dell’Università di Padova Daniela Mapelli, del presidente della Camera di Commercio di Padova e di Padova Hall Antonio Santocono. All’evento di inaugurazione, tenuto nella Sala Mantegna di Padova Congress, sono intervenuti anche Elena Donazzan, assessore all’Istruzione-Formazione-Lavoro della Regione Veneto, Roberto Marcato, assessore regionale allo sviluppo economico e Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Venetocentro.

«Quella di Padova è la punta di diamante dell’ambizioso network di Live Demo SMACT, una rete di “fabbriche scuola” a disposizione di imprese, ricerca e studenti per far avanzare nella pratica le competenze innovative di cui ha bisogno il tessuto produttivo, un progetto che prosegue a pieno ritmo nella sua realizzazione e diffusione in tutte le regioni del Nordest» commenta il professor Fabrizio Dughiero, presidente del consiglio di gestione del Competence Center. «La Live Demo inoltre si inserisce a pieno titolo nel percorso del Boulevard dell’Innovazione che vede Fiera, Scuola di Ingegneria, SMACT, Parco Scientifico Galileo, Le Village diventare un tutt’uno e un vero Hub dell’innovazione a servizio delle imprese. SMACT conferma così il suo impegno a connettere tra loro gli innovatori che lavorano nell’impresa e nella ricerca, non a parole ma con strutture e pratiche che funzionano, cioè con i fatti. E i fatti, dopo i primi tre anni, ci dimostrano che la strada è quella giusta, perché oggi le imprese contattano SMACT per trovare un partner affidabile che le guidi nei percorsi di digitalizzazione offrendo le tecnologie più innovative, in un’ottica sistemica e non di parte».

«All’interno della Live Demo di Padova sono presenti use case che parlano di digitalizzazione non solo alle imprese dell’agroalimentare, ma anche alle PMI di settori diversi, perché abbiamo selezionato processi che si trovano anche in altri settori: dal trattamento fluidi alla cottura, dalle macchine rotative all’assemblaggio, alla logistica» dichiara Matteo Faggin, direttore generale di SMACT. «Vedere come la digitalizzazione permette non solo di efficientare la produzione ma anche i prodotti, e toccare con mano le potenzialità dell’innovazione aiuta a persuadere i piccoli imprenditori a intraprendere percorsi di innovazione e a formare il personale con esempi pratici anziché con lezioni teoriche. Un passaggio fondamentale per restare competitivi sul mercato ed entrare a pieno diritto nell’ecosistema dell’innovazione che oggi vede alleati il mondo della ricerca e quello dell’impresa, con oltre 60 partner che partecipano attivamente al Centro di Competenza».

«Sono particolarmente felice per aver contribuito ad arrivare a questo risultato», ha detto l’assessore Marcato. «Siamo partiti da un’idea e oggi la vediamo realizzata grazie alla collaborazione con tutte le Università del Veneto. Lo SMACT Competence Center è un esempio straordinario di capacità di fare sintesi fra imprese e mondo accademico. Qui non si parla più di trasferimento tecnologico ma di vera e propria fusione tecnologica fra mondo del lavoro e dell’imprese. Questo è un modello veneto assolutamente vincente. Ringrazio particolarmente il professor Dughiero per la sua capacità di mettere a terra, concretizzando idee innovative importanti. Qui il tema è lo smart agrifood che, ricordo è anche uno degli ambiti di specializzazione intelligente della Regione del Veneto. Con il professor Dughiero parliamo la stessa lingua e stiamo collaborando per realizzare progetti di innovazione per proiettare il Veneto verso il futuro».

 

Matteo faggin, dg di smact, nella live demo di padova

Matteo Faggin, dg di Smact, nella live demo di Padova

From Farm to Fork

Nella Live Demo “From Farm to Fork” è possibile sperimentare una filiera agroalimentare che, partendo da una coltivazione agricola in serra indoor, conduce alla produzione dei cibi sfruttando una materia prima di origine 100% naturale. La produzione delle tre linee sarà immessa nel mercato regionale e nazionale, ma la filiera sfocerà anche nell’opportunità di dare avvio a un’esperienza sensoriale che intende valorizzare tutte le caratteristiche gusto-olfattive dei piatti preparati. Una vera e propria Farm 4.0 e una Fabbrica 4.0 nel centro della città di Padova. Questo grazie ai partner tecnici come Electrolux Professional, Gruppo Della Toffola, Sottoriva, Schneider Electric, ma con il coinvolgimento nella fase produttiva anche di realtà come Work Crossing (Forcellini Ristorazione), cooperativa sociale che sviluppa la sua attività nel campo della ristorazione, impiegando categorie svantaggiate e promuovendone il recupero e la riabilitazione nella società. Ma anche delle Scuole della Formazione Professionale DIEFFE della Fondazione San Nicolò, che propongono nei 4 centri presenti in Veneto un’offerta scolastica-formativa rivolta ai giovani nei settori della ristorazione e dell’accoglienza turistica. La realizzazione della Live Demo è stata possibile grazie anche al supporto di AD Serre, Planum studio di architettura e progettazione integrata, Impredil, Techne e al consorzio “Luce in Veneto”.

Nella serra indoor, situata al piano terra, vengono sperimentate tecnologie per gestire e monitorare la crescita delle piante, verdure e cereali finalizzati alla produzione del pane e della birra, con un sistema di gestione intelligente del clima, dell’umidità, del dosaggio di acqua, per arrivare ad avere i migliori parametri utili ad un consumo energetico ottimale.

L’impianto di produzione della birra, progettato e fornito dal Gruppo Della Toffola, avrà una capacità produttiva annua di circa 25.000 litri di birra. Al suo interno software – integrati con la rete e il software gestionale di SMACT – per la gestione dei cicli di riscaldamento, di raffreddamento, di controllo tempi e di controllo della bollitura, per il controllo delle temperature di fermentazione e stoccaggio. Realtà aumentata e supervisione da remoto consentono inoltre un costante controllo del funzionamento dell’impianto e di elaborazione dei numeri di processo: litri di birra prodotti, numero di bottiglie, tappi, etichette, ecc. L’impianto sarà gestito da uno staff composto da docenti ed allievi dell’Accademia delle Professioni, che si occuperanno di studiare e sviluppare ricette innovative per dare modo ai visitatori della Live Demo di degustare e sperimentare sempre nuove birre artigianali. Con oltre 1.200 Mastri Birrai formati nelle 75 classi all’attivo dal 2012, l’Accademia delle Professioni – prima in Europa a introdurre un percorso formativo per la Qualifica Professionale di Birraio Artigiano e ad aggiudicarsi la Medaglia d’oro al Bruxelles Beer Challenge – si afferma come una realtà di primaria importanza per la formazione e l’aggiornamento professionale nel campo della birra artigianale.

Nell’impianto di produzione del pane, fornito da Sottoriva, vengono mostrate tutte le fasi di lavorazione a partire dalla miscela delle materie prime, il loro impasto, la successiva cottura e infine la parte di confezionamento e imballaggio. Per ogni fase produttiva viene mostrato il beneficio tangibile che è possibile ottenere tramite l’impiego delle tecnologie proprie di Industria 4.0: vengono mostrate ad esempio alcune possibili ottimizzazioni nel processo produttivo e la possibilità di risparmiare energia adattando il piano di produzione in funzione del “peso” energetico del prodotto finito.

Intelligenza Artificiale, monitoraggio dei consumi, controllo di qualità ed efficienza di operatori e impianti. Un mix di tecnologie 4.0 progettate da Considi sono al centro della linea di vasocottura: sistemi di Intelligenza Artificiale con videocamere per il riconoscimento di alimenti e temperature, sistemi intelligenti per la gestione del magazzino, lo stampaggio delle etichette, il controllo della qualità e dell’efficienza di operatori ed impianti, una rete di informazione Smart Grid per monitorare i profili di consumo e una dashboard per visualizzare i dati di sintesi.

Schneider Electric ha messo a disposizione una piattaforma IoT per la raccolta dati e una “control tower” per le linee produttive: si tratta della connessione di tutti gli asset della Live Demo tramite un layer di raccolta dati e di messa a disposizione di questi dati a livello “edge”, per mostrarne poi alcuni di questi su interfacce cloud di rapido utilizzo. Presente anche una “control tower” che viene utilizzata per il monitoraggio costante della fabbrica e per la gestione delle interazioni con gli operatori. Non solo, è attiva anche una suite di servizi digitali per la gestione dell’edificio in ambito Office 4.0, per creare luoghi di lavoro intelligenti che ottimizzano l’uso dello spazio, migliorano il comfort e l’esperienza dei dipendenti, migliorano la produttività e riducono i costi del servizio di struttura.

 

Fabrizio Dughiero, presidente di Smact, nel birrificio della live demo di Padova

Fabrizio Dughiero, presidente di Smact, nel birrificio della live demo di Padova

Le Live Demo

Le Live Demo SMACT sono vere e proprie «fabbriche scuola» che permettono di vedere e toccare con mano casi di utilizzo delle nuove tecnologie per la messa in pratica della digitalizzazione, in uno spazio di technology transfer innovativo dedicato a imprenditori e operatori da un lato e ricercatori e tech provider dall’altro. Progetti basati su tecnologie come Intelligenza artificiale, Internet of Things, Big Data, Cloud Computing, Digital Twin.

La prima Live Demo a diventare operativa è stata Odyssea 4.0, inaugurata a ottobre 2021 negli spazi di Wärtsilä Italia – Opificio Digitale e Lean Experience Factory a Trieste e focalizzata sul tema del Digital Twin. La seconda è Fabbrica del Vino, un laboratorio sperimentale al servizio della filiera vitivinicola, realizzato con l’Università di Verona e inaugurato a novembre dello scorso anno. Terza tappa quella di Rovereto, dove è nata la Live Demo Machine to Machine, realizzata con il supporto scientifico di Università di Trento e Fondazione Bruno Kessler e inaugurata a marzo negli spazi del Polo Meccatronica di Trentino Sviluppo. Al suo interno macchine connesse digitalmente, che interagiscono senza bisogno dell’intervento umano, che raccolgono dati e li scambiano tra loro facilitando e razionalizzando così i processi aziendali.

Nella prima parte del 2022 si completerà il ciclo di inaugurazioni, dopo Padova toccherà a Bolzano con il dimostratore dedicato al tema “Human to machine”.

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