Geox, crescono i ricavi nel primo trimestre: +24% sul 2021
Geox S.p.A., società quotata alla Borsa di Milano (GEO.MI) ha esaminato i ricavi e la posizione finanziaria netta del primo trimestre 2022, registrando un +24,3% rispetto all’anno precedente.
La Società con sede a Biadene di Montebelluna ha commentato: «I risultati del primo trimestre 2022, seppur in un contesto estremamente complesso, evidenziano un significativo miglioramento rispetto allo scorso anno con una crescita a doppia cifra dei ricavi su tutti i canali distributivi. Stiamo riscontrando una progressiva ripresa delle performance della nostra rete sin dalla total riapertura dei negozi, avvenuta a fine giugno 2021; tutto il primo semestre 2022, pertanto, beneficerà, in una qualche misura, di una più facile base di comparazione. In aprile ed in maggio abbiamo assistito ad una ulteriore accelerazione che ha portato la crescita complessiva al +32%».
I primi frutti del nuovo Piano industriale
Da inizio anno ad oggi le vendite comparabili dei negozi fisici targati Geox, mostrano un incremento vicino al 100% rispetto all’anno precedente e con anche una buona riduzione degli sconti. Nei principali mercati europei le vendite hanno raggiunto, ad oggi, i livelli pre-pandemia nonostante un calo del traffico ancora significativo, soprattutto guardando i flussi turistici. Anche il canale wholesale sta performando bene e, dopo un’ottima raccolta ordini iniziale per la collezione SS22, è stato registrato un forte aumento degli ordinativi per la collezione FW22, che è tornata ai livelli del 2019 pre pandemia. Restano inoltre sotto controllo i principali indicatori finanziari, con un buon miglioramento sia della posizione finanziaria netta che del capitale circolante rispetto alla fine dell’esercizio precedente. Tali performance rappresentano dei primi importanti riscontri sulla validità delle scelte strategiche intraprese con il nuovo Piano Industriale finalizzato alla costituzione di un modello di business snello, omnicanale e focalizzato sulla centralità del cliente e della distribuzione. Proprio con l’avvento del nuovo Piano Industriale, negli ultimi due anni Geox ha intrapreso una significativa razionalizzazione delle attività non redditizie che le ha permesso non solo di ridurre strutturalmente la propria base dei costi, ma anche di poter liberare maggiori risorse per gli investimenti più rilevanti per lo sviluppo e la crescita del Gruppo. Tra questi evidenziamo lo sviluppo di nuovi prodotti supportati dal lancio di una importante campagna di marketing sia per l’adulto che per il bambino che, da quest’anno, abbiamo esteso a 15 Paesi e dalla quale stiamo raccogliendo ritorni estremamente positivi. Il 2022 si preannuncia quindi come un anno di forte crescita del fatturato come previsto dal Business Plan. Continua però a persistere una certa pressione sui margini generata dalla situazione geo-politica internazionale, dal caro-energia e dagli impatti del Covid-19 sulla catena di approvvigionamento sia in termini di costi che di tempi di spedizione principalmente dovuto ai nuovi lockdown in Cina. Si assume che questa situazione possa perdurare, forse con qualche mitigazione, nel prosieguo dell’esercizio.
I risultati ottenuti da Geox, in questo contesto incerto e volatile nel breve periodo, avvalorano comunque ancor più il percorso intrapreso, permettendo alla società di guardare con fiducia alle prospettive a medio-lungo termine sia del brand che dell’intero settore.
I ricavi nel primo trimestre 2022
I ricavi dei negozi multimarca, pari al 55,6% dei ricavi del Gruppo (62,0% nel primo trimestre 2021), si attestano a euro 102,6 milioni (+11,6% a cambi correnti, +11,8% a cambi costanti) rispetto ai 91,9 milioni di Marzo 2021. Il trend ha beneficiato di una positiva (+25% circa) raccolta ordini della collezione SS22 a cui si è contrapposta la cancellazione di alcuni ordini legata ai ritardi di consegna conseguenti alla difficile situazione sulla catena di approvvigionamento. I ricavi del canale franchising, pari all’8,5% dei ricavi del Gruppo, si attestano ad euro 15,6 milioni, +49,3% rispetto al primo trimestre 2021. L’andamento del periodo ha beneficiato della progressiva riapertura dei negozi, la cui performance positiva si è unita ad un effetto timing favorevole sulle spedizioni. I ricavi dei negozi a gestione diretta (DOS) che rappresentano il 35,9% dei ricavi del Gruppo si attestano a euro 66,1 milioni rispetto ai 46,0 milioni del primo trimestre 2021 (+43,9% a cambi correnti, +42,7% a cambi costanti). Le vendite comparabili (LFL) a fine periodo si attestano a +54% grazie sia alla riapertura integrale dei negozi dalla seconda metà del 2021 (nel primo trimestre 2021 circa il 34% dei negozi diretti era stato temporaneamente chiuso per le restrizioni conseguenti alla pandemia) che al progressivo rilascio delle iniziative previste dal Piano Strategico. In particolare i negozi fisici hanno riportato vendite comparabili in crescita del 90% circa rispetto al primo trimestre 2021 (quasi +100% ad oggi), mentre il canale online ha evidenziato un calo del 13% circa (-15% ad oggi) in linea con la stabilizzazione delle performance dopo i lockdown. L’andamento del canale online nel 2022 ha infatti risentito di una base comparativa particolarmente sfidante, in quanto sia nei primi mesi del 2020 che del 2021 le restrizioni legate alla pandemia avevano indotto, con la chiusura temporanea dei negozi, un forte spostamento degli acquisti dei consumatori sui canali digitali. Tale anomala e straordinaria situazione è sostanzialmente rientrata a partire dalla seconda metà del 2021 con la progressiva riapertura dei negozi fisici. La crescita del canale online resta comunque particolarmente elevata (circa +85%) rispetto al 2019.
I ricavi realizzati in Italia, che rappresentano il 26,3% dei ricavi del Gruppo (20,2% nel primo trimestre 2021), si attestano a euro 48,5 milioni (+62,1%) rispetto a euro 29,9 milioni nel primo trimestre 2021. La crescita è stata guidata dai negozi diretti (+90%) e dal canale franchising (+115%) favoriti anche dalla progressiva riapertura della rete distributiva. Anche il canale wholesale ha riportato un’ottima performance (+26%). I ricavi generati in Europa invece, pari al 46,1% dei ricavi del Gruppo (47,2% nel primo trimestre 2021), ammontano a euro 85,0 milioni, rispetto a euro 70,1 milioni del 2021, registrando un incremento dell’21,2% principalmente dovuto, come in Italia, al buon andamento del canale retail. Per quanto riguarda invece l’Europa dell’Est i ricavi dell’area sono risultati in crescita del +8,7%. I negozi a gestione diretta dell’intera area hanno riportato vendite comparabili in aumento del +35%; positive anche le crescite del canale wholesale e franchising.
Il Nord America registra un fatturato pari a euro 5,1 milioni, +9,6% (+2,0% a cambi costanti) rispetto al primo trimestre 2021; positivo il trend dei negozi diretti (+23,0%) mentre il canale wholesale (-5,4%) ha risentito della cancellazione di alcuni ordinativi conseguente alle criticità emerse sulla catena di approvvigionamento (ritardi di produzione e/o ritardi di consegna).
Gli Altri Paesi riportano un fatturato in crescita del +4,9% rispetto al primo trimestre 2021 (+6,5% a cambi costanti). In particolare nell’Area Asia Pacifico il fatturato è risultato in calo del -12,5% principalmente a seguito della riorganizzazione in Giappone (-58%) che ha comportato la chiusura della filiale ed il passaggio del business ad un distributore.La Cina ha riportato ricavi in crescita (+8%).
Situazione patrimoniale del gruppo
L’insieme delle azioni di razionalizzazione intraprese e l’andamento positivo delle vendite del canale diretto al momento delle riaperture, hanno permesso di mantenere sotto controllo la posizione finanziaria netta che a fine marzo, nonostante la stagionalità del primo trimestre, si è attestata (ante IFRS 16 e dopo il fair value dei contratti derivati) a -58,0 milioni di euro (-64,3 milioni a Dicembre 2021 e -109,8 milioni a Marzo 2021). Il solo debito netto vs banche si attesta a -85,6 milioni (-82,9 milioni a Dicembre 2021 e -115,6 milioni a Marzo 2021).
Si segnala che il Gruppo ha di fatto completato la rinegoziazione, dovuta al Covid-19, dei canoni di affitto con le proprietà immobiliari e rimangono da chiudere solo pochi accordi in fase di finalizzazione avanzata. La parte scaduta dei canoni di affitto sospesi o pagati parzialmente alla data del 31 Marzo 2022 è scesa a 2,7 milioni (dai circa 4,1 milioni di euro di fine Dicembre 2021 e dai circa 14 milioni al 31 Dicembre 2020).
Il capitale circolante netto si attesta a circa 104 milioni, in riduzione sia rispetto ai 112 milioni di Dicembre 2021 che ai 183 milioni di Marzo 2021. La riduzione è dovuta ad una performance positiva di tutte le sue componenti. Il magazzino si riduce di circa 35 milioni rispetto al primo trimestre 2021 grazie sia allo smaltimento dell’invenduto di stagioni precedenti che alla riduzione di acquisti nell’anno. La ripresa del business sperimentata anche dalla nostra clientela ha permesso un buon andamento degli incassi con riduzione dei crediti in bilancio per circa 17 milioni. Da ultimo il debito verso fornitori aumenta per circa 26 milioni come conseguenza dei nuovi acquisti per le stagioni future. Pertanto il rapporto del capitale circolante netto operativo sui ricavi è in forte miglioramento ed è sceso al 16,1% (18,5% a fine Dicembre 2021 e 36,6% a fine Marzo 2021). Il contesto rimane comunque ancora incerto e, di conseguenza, il Gruppo proseguirà nelle iniziative volte a proteggere il cash flow aziendale e a contenere i costi operativi.