Morti sul lavoro, 9 vittime in Veneto nei primi mesi del 2022

Sono 9 le vittime sul lavoro nei primi due mesi del 2022 in Veneto. Sette decedute “in occasione di lavoro”, e 2 “in itinere”, cioè nel percorso da casa alla sede di lavoro. Lo scorso anno erano 12 in totale. E la regione è al 4° posto nella graduatoria nazionale per numero di decessi in occasione di lavoro (sono 85 in tutto il Paese).

Ma la vicinanza al podio per numero di vittime a livello nazionale viene esorcizzata quando l’Osservatorio Sicurezza Vega Engineering di Mestre analizza l’emergenza partendo dall’incidenza degli infortuni mortali. Il Veneto, infatti, continua a rimanere tra le regioni a minor rischio di mortalità sul lavoro. Nel primo bimestre del 2022 si trova in zona gialla, secondo il sistema di categorie basato sull’indice di incidenza, cioè il rapporto tra infortuni e popolazione lavorativa presente nella regione.

«Siamo convinti che lo strumento di indagine più efficace per narrare l’emergenza sia proprio la rilevazione dell’incidenza degli infortuni – spiega Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza Vega Engineering di Mestre – cioè il rapporto tra numero di infortuni e popolazione lavorativa. Con tale indicatore siamo in grado di definire e confrontare il livello di sicurezza dei lavoratori, regione per regione, provincia per provincia. Analisi che non è possibile effettuare utilizzando i valori assoluti degli infortuni sul lavoro. E ci auguriamo che questo strumento di analisi possa essere utilizzato più diffusamente e concretamente per prevenire gli infortuni mortali proprio in quelle aree del Paese dove il rischio di mortalità risulta maggiore».

E per agevolare la lettura dei dati, l’Osservatorio mestrino ha ideato ed elaborato la mappatura del rischio di morte sul lavoro, dividendo l’Italia a colori proprio alla stregua della mappatura utilizzata durante l’emergenza pandemica. La zona gialla, quella in cui rientra il Veneto, è la fascia – dopo quella bianca – che raggruppa le regioni con l’incidenza tra le più basse per gli infortuni mortali sul lavoro e dunque inferiore alla media nazionale. Da gennaio a febbraio 2022, infatti, il Veneto è una delle regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale ed il valore medio nazionale, che si attesta a 3,7 morti sul lavoro ogni 1.000.000 di occupati.

Ed è Venezia la provincia veneta in cui i lavoratori rischiano di più (indice di incidenza pari a 8,2, contro una media regionale di 3,3). Seguono: Verona (4,8), Vicenza (2,7), Treviso (2,6). Per quanto riguarda il numero dei decessi in occasione di lavoro (sono 7) e vengono rilevati in provincia di: Venezia (3), Verona (2), Treviso e Vicenza (1). Una vittima di infortunio mortale in itinere viene registrata in provincia di Belluno e 1 in provincia di Rovigo.

Nei primi due mesi dell’anno crescono del 46,5 % le denunce di infortunio totali: erano 9.964 a fine febbraio 2021, sono 14.597 nel 2022. E sono 13.461 quelle relative ad un infortunio in occasione di lavoro e ben 3.057 di queste sono registrate nel settore Sanità e Assistenza Sociale. Significativo anche il dato della variazione delle denunce di infortunio in occasione di lavoro nel Settore Trasporto e Magazzinaggio: sono 1.129 a fine febbraio 2022, ma erano 356 a fine febbraio 2021. Alla provincia di Treviso la maglia nera in regione per il più elevato numero di denunce totali di infortunio: 2.952. Seguono: Venezia (2.899), Verona (2.777), Vicenza (2.480), Padova (2.224), Rovigo (640) e Belluno (625).

Infine sono 6.718 le denunce delle donne lavoratrici e 7.879 quelle degli uomini.

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