L'infortunistica spiegata da Giulio Marchesoni: un infarto durante un viaggio di lavoro è considerato infortunio /VIDEO

La Cassazione, con la sentenza 5814 del 22 febbraio 2022, ha stabilito che l’infarto di un lavoratore durante un viaggio di lavoro è considerato come un infortunio sul lavoro perché collegato ad un fattore lavorativo e per questo motivo va risarcito.

Il lavoratore era deceduto durante un viaggio di lavoro nel corso del quale, per la cancellazione di un volo aereo per maltempo, aveva affrontato prima una lunga attesa in aeroporto, poi un pernottamento di fortuna, quindi un viaggio in treno di oltre 700 km, per raggiungere la sede di partecipazione a una riunione, con una veglia di quasi 24 ore consecutive ed una conseguente situazione di forte stress.

Gli eredi avevano ricorso in Cassazione dopo che la prima domanda di rendita Inail era stata rigettata dalla Corte d’Appello ritenendo che l’evento denunciato non fosse collegato alla prestazione lavorativa in sé, ma derivasse dalla esposizione ad un rischio generico a cui possono essere esposti, in modo indifferenziato, tutti coloro che viaggiano in aereo, escludendo quindi la natura infortunistica dell’evento.

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