Piano borghi Pnrr, Recoaro Terme è il progetto pilota per il Veneto

Sarà Recoaro Terme, in provincia di Vicenza, a rappresentare il Veneto come progetto pilota per l’accesso alle risorse del Piano nazionale borghi previsto dal Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza. La scelta è avvenuta oggi in giunta regionale, motivata dalle «prospettive di sviluppo a lungo termine, unite alle potenzialità di crescita di tutto il territorio circostante e del complesso delle attività che vi gravitano».

Ad annunciarlo l’assessore alla cultura regionale, Cristiano Corazzari, confermando il parere espresso dal nucleo di valutazione sulla base delle nove manifestazioni di interesse presentate dai Comuni, che si sono candidati a rappresentare il Veneto come “Progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica di un Borgo a rischio di abbandono o abbandonato”, sostenuto dal Ministero della Cultura con fondi del Pnrr.

Il commento del sindaco di Recoaro Terme

Esulta sui social il sindaco di Recoaro Terme Armando Cunegato: «Sappiamo quanto abbiamo creduto in questo maxi progetto del valore di ben 20 milioni di euro, nonostante l’opposizione al contrario non lo abbia mai fatto per poi cercare maldestramente di salire sul “carro dei vincitori” solo in queste ore. Sappiamo anche quanto dobbiamo essere grati a chi, anche nelle ultime settimane, ci ha sostenuti in questa candidatura. Ora i tempi serrati del Pnrr ci obbligano a lavorare di gran lena per completare tutte le progettazioni, raccogliere le dovute autorizzazioni e pareri, per poi passare alle gare e ai lavori che daranno finalmente un nuovo impulso al paese, facendo da traino per nuovi investimenti che potranno arrivare dal privato, creando nuove opportunità di sviluppo e di lavoro, soprattutto per i giovani. Ancora non ci credo, ma ci tengo a ringraziare la Giunta Regionale per la fiducia che ci ha così dimostrato».

I comuni candidati ed esclusi

Gli altri comuni veneti candidati erano Ariano nel Polesine, Borgo Valbelluna, Brenzone sul Garda, Cibiana di Cadore, Pieve di Soligo, Rocca Pietore, Sarmede e Susegana. Corazzari ne ha lodato l’impegno, affermando che «in tempi strettissimi hanno prodotto dei progetti di fattibilità di grande complessità con risultati eccellenti».

«Con il passaggio formale in giunta è stato scelto di sostenere la candidatura del Borgo storico delle Terme di Recoaro, in quanto rappresenta un esempio concreto di luogo che, grazie ad un intervento di rigenerazione urbana, potrà contenere lo spopolamento e dare un impulso forte al rilancio dell’attività economica tradizionale – spiega Corazzari -. I borghi rappresentano, infatti, un tassello essenziale del sistema turistico e culturale del Veneto e il Borgo di Recoaro potrà, in questi termini, rafforzare ulteriormente l’offerta termale del compendio regionale».

Per l’assessore alla cultura «il progetto si è particolarmente distinto per aver fatto emergere una reale opportunità di rilancio e crescita in termini occupazionali e di recupero della residenzialità. Condizioni necessarie per sostenere la rinascita di uno dei piccoli centri di cui è ricco il Veneto, perle uniche che rappresentano un’attrazione culturale per il visitatore e mete dal grande valore artistico, culturale e anche enogastronomico».

La palla al ministero della cultura

Ora il progetto sarà presentato al ministero della cultura entro il 15 marzo. Seguirà una fase negoziale condotta da un Comitato tecnico istituito dal ministero stesso, tesa alla verifica della proposta progettuale. Il percorso dovrà concludersi entro maggio di quest’anno con l’ammissione a finanziamento della proposta e l’assegnazione delle risorse al soggetto attuatore che ha presentato il progetto.

Foto: Terme di Recoaro Di Lucamenini – Opera propria, CC BY-SA 3.0, via Wikipedia

 

Andrea Fasulo

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