Ferrovie, al via i lavori per la nuova stazione di Mestre
«Oggi – commenta un orgoglioso Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia – possiamo veramente dire che a Mestre il futuro diventa presente. Ci abbiamo creduto e la nostra determinazione è stata tale da convincere RFI che il sogno di unire Marghera a Mestre attraverso la realizzazione di una nuova stazione avesse tutte le carte in regola per diventare realtà. E quando le idee camminano sulle gambe di persone che, con passione, sanno guardare oltre gli ostacoli, allora i risultati arrivano e diventano fatti concreti per l’intera comunità. Ecco, quel progetto che è stato anche la mia tesi di laurea, ha trovato concretezza».
Il Comune di Venezia ha infatti ricevuto questa mattina, 3 marzo 2022, da parte di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) il Progetto di Fattibilità tecnico economica degli interventi per la realizzazione della nuova stazione di Venezia-Mestre che cambierà completamente volto diventando un vero «Hub di riconnessione urbana», nonché elemento di ricucitura tra Mestre e Marghera, migliorandone l’accessibilità al servizio ferroviario, la vivibilità e la fruibilità degli spazi interni ed esterni.
«Va ringraziata in primis RFI — continua il sindaco — che, con i suoi direttori, dirigenti e tecnici, ha capito la bontà e la necessità di dare alla città una stazione più innovativa e moderna, capace di superare definitivamente quella terribile cesura creata dai binari che per decenni aveva diviso Mestre da Marghera. In passato si riteneva economicamente vantaggioso abbandonare le zone già urbanizzate e andare a utilizzare zone pulite. Questo investimento di circa 75 milioni di euro, invece, non solo potenzierà sensibilmente uno degli svincoli ferroviari più importanti d’Italia, ma consentirà una generale riqualificazione dell’intera area sia in chiave di sostenibilità che di rigenerazione e investimento green. Con la nuova stazione prenderà finalmente vita quell’importante boulevard che dal centro di Mestre porterà al centro di Marghera passando per via Ulloa dove è prevista la nuova Questura. Ci sarà così l’intera rivisitazione di quella zona in termini di aumento della sicurezza e, soprattutto, perché daremo nuove occasioni di socializzazione in un territorio che per troppi anni era stato abbandonato a sé stesso. Un grazie particolare vorrei rivolgerlo anche al Direttore Generale del Comune Morris Ceron e al Direttore dell’Urbanistica Danilo Gerotto che dall’inizio del mio mandato mi hanno sostenuto. Con il loro impegno e disponibilità nei confronti di RFI, hanno consentito il raggiungimento di questo importante risultato, che è il frutto di 7 anni di incontri, bozze, render, tavole e riunioni. Sarà emozionante vedere tanti cittadini, tante famiglie, tanti bambini, attraversare i binari camminando su una piastra posta a 9 metri d’altezza ed è per questo che, obiettivo alla mano, abbiamo il dovere di continuare a lavorare sodo per raggiungere questo importante risultato. E dobbiamo continuare a farlo – conclude Brugnaro – con la determinazione di chi sa di essere sulla strada giusta».
Nello specifico il progetto per il potenziamento della Stazione Venezia Mestre, coerentemente con quanto previsto nell’Accordo di Programma sottoscritto da RFI, Comune di Venezia e FS Sistemi Urbani il 15 luglio 2019 e ratificato con voto favorevole da parte del Consiglio Comunale di Venezia il 24 luglio 2019, si configura come un organismo edilizio con pianta a orma di “L”, costituita da due corpi, di cui uno corrispondente all’attuale sedime della stazione esistente e l’altro, ortogonale al primo, corrispondente alla nuova piastra di scavalco del fascio binari allo scopo di formalizzare il collegamento Mestre – Marghera previsto nell’accordo di programma.
Con la presentazione di questo progetto si dà quindi avvio all’iter per arrivare alla sua approvazione definitiva che prevede un primo passaggio in Giunta e poi in Consiglio Comunale secondo i principi di trasparenza e di partecipazione previsti per opere di tale importanza.
La nuova stazione di Mestre e Marghera
Il nuovo complesso è organizzato su tre livelli, di cui il primo corrispondente all’attuale quota della stazione e dei marciapiedi; nove metri al di sopra della quota del ferro si colloca il livello dell’attraversamento sopra il fascio binari, nel quale convivono la funzione ferroviaria di accesso alle banchine con quella urbana di connessione tra Mestre e Marghera. Infine a quota +15 m è prevista, al di sopra del volume che sormonta la stazione esistente, una copertura a terrazzo, immaginata come spazio urbano improntato al verde e alle attività di svago. Il progetto prevede poi un radicale ammodernamento dell’attuale fabbricato viaggiatori, il quale tuttavia viene conservato ad eccezione delle zone di cui si rende indispensabile la demolizione per consentire la realizzazione dei nuovi interventi.
Il nuovo edificio di stazione sarà costituito da due livelli, di cui il primo, corrispondente all’attuale edificio, a chiara vocazione ferroviaria, ovvero destinato prevalentemente a spazi di connessione e di servizi primari di stazione (biglietteria, sale di attesa, locali igienico-sanitari), mentre il secondo livello, di nuova realizzazione a 9 metri di altezza rispetto al primo, è invece improntato ai servizi al viaggiatore, proponendosi come un lungo percorso longitudinale su cui si affacciano gli spazi dei servizi secondari. Al di sopra di questi livelli, la copertura si presenta come un terrazzo praticabile parzialmente sistemato a verde su cui spiccano due volumi isolati parzialmente aggettanti rispetto ai sottostanti corpi di fabbrica, destinati ad attività quali ristorazione. Lo schema altimetrico generale dell’impianto si completa con il sistema di sottopassi esistenti (sottopasso centrale e sottopasso est), i quali non subiscono modifiche di rilievo. L’opera di scavalco sopra il fascio binari è costituita da una piastra di 31 metri di larghezza e 100 metri di lunghezza, posta a 9 metri al di sopra della quota del ferro.
Da un punto di vista funzionale, la piastra può essere suddivisa in tre fasce longitudinali, di cui quella lato ovest, ovverosia la più esterna rispetto alla stazione, costituisce il percorso urbano di collegamento tra Mestre e Marghera. Si tratta di un percorso di 14 metri di larghezza nel quale saranno ricavate delle aiuole tali da garantire la sistemazione a verde del percorso stesso; accentuando in questo modo il carattere urbano del nuovo spazio pubblico. Il percorso urbano risulta ulteriormente caratterizzato da una grande copertura trasparente che lo connota formalmente oltre che offrire un certo grado di protezione rispetto agli agenti atmosferici.
La fascia laterale opposta alla prima, ovverosia quella est, affacciante verso la zona centrale del fascio binari, è invece destinata alla connettività di stazione; costituisce infatti un terzo collegamento tra la stazione vero e propria e i marciapiedi (in realtà secondo, in quanto quello esistente lato Venezia risulta al momento presente interdetto al transito normale, essendo utilizzabile soltanto in caso di emergenza); il corridoio garantisce l’accesso ai marciapiedi mediante ascensori, collocati nella parte centrale dello stesso, e scale fisse e mobili raggiungibili mediante passerelle organizzate perpendicolarmente all’asse maggiore del corridoio (i cosiddetti “finger”). Tra le due fasce laterali prima menzionate, in posizione centrale, si sviluppa una fascia di locali a doppio affaccio, destinata ad albergare servizi di stazione (biglietteria, sala di attesa, locali igienico sanitari, ecc.), nonché i varchi di accesso dal percorso urbano verso il corridoio sopraelevato di stazione. Un volume sospeso gravita nella parte finale dello scavalco dei binari, prima dell’inizio dell’attraversamento di via della Libertà. Il volume ospita uno spazio da adibire a servizi per la collettività; risulta raggiungibile tramite una scala ed un ascensore, posizionati all’interno della spina centrale, accessibili dal percorso urbano.
La dimensione urbana del progetto come luogo che, oltre a svolgere la sua funzione legata al trasporto ferroviario, si propone anche come elemento di riconnessione urbana e di rivitalizzazione del quadrante meridionale della municipalità di Mestre, risulta evidente nel disegno dei collegamenti tra la città e di nuovo complesso. Nell’estremo est dell’area di intervento, nel punto di contatto tra la stazione e le torri dei comparti di FS Sistemi urbani, una grande piazza (di dimensioni pari a 20×34 metri), prospiciente Largo Favretti accoglie i viaggiatori, i quali possono dall’ingresso alla stazione raggiungere anche il primo piano mediante scale e ascensori. All’estremo opposto dell’area di intervento lato ovest, ovvero al limitare della stazione verso l’attuale parcheggio multipiano, il progetto prevede la creazione di un importante snodo di connessione tra le varie parti dell’intervento; quel punto del progetto si configura infatti come una cerniera che raccorda l’edificio longitudinale della stazione con la piastra di attraversamento del fascio binari verso Marghera; conseguentemente l’angolo viene caratterizzato come “porta urbana” sia verso stazione che verso il collegamento urbano. Il nodo viene caratterizzato funzionalmente mediante la realizzazione di una scala di notevoli dimensioni, affiancata da una torre con due ascensori. Questi elementi, oltre a collegare il livello della strada con la quota di scavalco, consentono anche il raggiungimento della terrazza praticabile posta a quota 15, al di sopra dell’edificio di stazione.
Il collegamento pedonale tra Mestre e Marghera si risolve verso quest’ultima mediante un prolungamento in quota della piastra di scavalco del fascio binari fino alla piazza sopraelevata prevista nell’intervento ex-Ulloa, posta in corrispondenza della copertura delle volumetrie commerciali. SI crea in questa zona, ormai al di fuori dell’area di intervento del presente progetto, un ambiente urbano pedonale, delimitato verso ovest da un parcheggio multipiano di 6 livelli, e ad est da una torre a destinazione residenziale; verso sud, un gruppo di scale e ascensori consente il raccordo con il piano campagna, da dove possono essere raggiunti, sia il nodo di trasporto pubblico previsto nell’intervento, sia il parco che circonda l’intera iniziativa sul lato ovest.
Lungo il percorso dell’attraversamento Mestre – Marghera, oltre il limite dell’area ferroviaria, in corrispondenza del limite della carreggiata di via della Libertà – direzione entroterra, è presente un altro sistema di collegamenti verticali con il piano campagna: il suo scopo è fornire accesso agli stalli di sosta dei mezzi pubblici ipotizzati lungo la carreggiata nord di via della Libertà; è importante ricordare a questo proposito, che l’area «ex-Ulloa”, oltre all’insediamento “mix-use» di cui si è fatto già cenno, prevede un’area di scambio con il sistema di trasporto pubblico su gomma formalizzato mediante un piazzale a ridosso della carreggiata sud di via della Libertà. Il progetto prevede il rinnovamento delle aree esterne di fronte alla stazione. Lungo viale Stazione saranno presenti stalli destinati ai servizi taxi, altri destinati alla sosta breve (Kiss & Ride), e due stalli riservati alle persone con mobilità ridotta. Di fronte alla nuova piazza urbana, ad est del fabbricato viaggiatori, vi saranno le fermate del TPL e, oltre le torri di nuova realizzazione, sarà realizzato un terminal BUS. La stazione, inoltre, è servita da un parcheggio multipiano, adiacente ad essa. Da ambo i lati, mediante un sistema di rampe, i PMR potranno raggiungere entrambi gli ingressi del nuovo edificio, accedendo dal lato della piazza urbana o da viale Stazione.
A seguito degli interventi si prevede l’innalzamento della prima banchina a quota +0.55 m dal piano del ferro; il raccordo con la quota di calpestio dell’atrio è garantito mediante rampe, all’interno del Fabbricato Viaggiatori. Il sottopasso, così come i piani superiori, sono serviti sia da ascensori che da nuclei scale (scale fisse e mobili). A differenza dello stato attuale, il progetto prevede il raddoppio dell’ascensore che collega i vari piani con il sottopasso. Il percorso urbano a quota +9.00m è raggiungibile dal piano strada mediante una scalinata o gli ascensori, posti ad ovest del fronte stazione, in prossimità del parcheggio multipiano.
Nell’ambito delle strategie e politiche di sostenibilità promosse dal Gruppo RFI il progetto è orientato alla riduzione dell’impatto ambientale limitando l’impronta carbonica e i consumi in modo da garantire un elevato standard di sostenibilità con particolare riferimento alle prestazioni energetiche e alla loro ottimizzazione. L’obiettivo di RFI è di ottenere una certificazione energetico ambientale del nuovo edificio denominato Stazione di Venezia Mestre secondo i protocolli Leed ed Envision.
Giacomo Porra