Capitale italiana della cultura 2024, delusione per Chioggia e Vicenza: la nomina va a Pesaro
Un esito amaro per le due città venete entrate nella shortlist delle finaliste, Vicenza e Chioggia. È Pesaro la Capitale italiana della cultura 2024. La proclamazione, trasmessa online in diretta, è avvenuta la mattina del 16 marzo alla Sala Spadolini del Collegio Romano del Ministero della Cultura, alla presenza del Ministro Dario Franceschini e della giuria di selezione, presieduta da Silvia Calandrelli, oltre che dei sindaci delle città candidate. Matteo Ricci, sindaco del capoluogo marchigiano, ha dedicato la vittoria a Karchiv, tra le città dell’Ucraina che più stanno pagando il prezzo dell’invasione russa.
Capitale italiana della cultura, le finaliste
Sono stati 23 i dossier presentati da altrettante città all’inizio del percorso. Alla fine di gennaio erano state rivelate le dieci finaliste, che si erano poi avvicendate tra il 3 e il 4 marzo nelle audizioni pubbliche, trasmesse in diretta su YouTube.
A sfidarsi sono state Ascoli Piceno, Chioggia (Venezia), Grosseto, Mesagne (Brindisi), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (Genova), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (Salerno), Viareggio (Lucca) e Vicenza.
Nel 2022 la Capitale italiana della cultura è l’isola di Procida, in Campania. Nel 2023 il titolo andrà a due città lombarde, Bergamo e Brescia, accomunate dal fatto di essere state le più colpite in Italia dalla pandemia di Coronavirus nel 2020. Parma, capitale italiana di quell’anno, ha visto il suo “titolo” prorogato per tutto il 2021.