PNRR, in arrivo 25 miliardi in Veneto: alleanza anti-furbetti tra Regione e Finanza

Venticinque miliardi di euro: è un fiume di denaro quello atteso in Veneto dai fondi del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza varato dal governo con i fondi dell’Unione Europea per aiutare l’economia a riprendersi dopo la batosta della pandemia. Tanti soldi e, di conseguenza, alto rischio di truffe e pratiche illegali. Per contrastarle oggi Regione del Veneto e Guardia di finanza hanno sottoscritto a Palazzo Balbi, primo in Italia, un protocollo di intesa volto a favorire lo scambio di informazioni in relazione agli interventi finanziati del PNRR. In calce le firme del Presidente, Luca Zaia, e del Comandante regionale, generale Giovanni Mainolfi.

Il documento – il cui obbiettivo è assicurare un flusso reciproco di notizie utili e di dati al fine di una maggiore efficacia nel perseguimento dei rispettivi fini istituzionali – è mirato a favorire tutte le misure volte a prevenire, ricercare e contrastare le violazioni degli interessi economici-finanziari connessi alle misure di sostegno e i finanziamenti che possono verificarsi a danno dell’Unione Europea, dello Stato e delle Regioni e degli Enti locali.

«Quando si parla di risorse a disposizione – sottolinea Zaia – è giusto che ci sia una leale collaborazione tra le istituzioni per dare un modo all’avvio di un processo affinché le opportunità siano realmente oggetto e di investimento e crescita per il paese. Non si tratta di diffondere ansia ma di tutelare le persone per bene. Questo accordo è un’esperienza unica nel panorama nazionale e ringrazio il generale Mainolfi di avere accettato questo percorso, consentendoci di essere i primi a fare una cosa del genere. Dei 229 miliardi di euro che rappresentano la partita nazionale del PNRR, almeno 25 sono quelli per investimenti nel Veneto. Una regione in cui si intrecceranno un sacco di risorse, a cominciare da quelle per le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina. Il nostro obbiettivo è mettere in atto tutto quanto è possibile affinché queste risorse prendano il corso della legalità».

La durata del protocollo è prevista fino al completamento del PNRR e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2026.

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