Acqua alta, il Comune di Venezia stanzia 62 milioni per ultimare i lavori di messa in sicurezza

Dopo 27 mesi da quella drammatica notte del 12 novembre 2019, in cui l’acqua alta raggiunse i 187 cm a Punta della Dogana, a Venezia i lavori per la ricostruzione non sono ancora terminati: lunedì 14 febbraio il Comune di Venezia ha stanziato altri 62 milioni di euro per avviare 48 nuovi lavori relativi alla realizzazione di interventi, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi calamitosi, strettamente connesso all’evento e finalizzati prioritariamente alla tutela della pubblica e privata incolumità, in coerenza con gli strumenti di programmazione e pianificazione esistenti.

«Sono stati due anni molto difficili, ma oggi possiamo dire che, nonostante la pandemia abbia rallentato un po’ la tabella di marcia, siamo riusciti sia a ripristinare i danni causati alla città dall’Acqua alta sia ad erogare i ristori di lettera C a cittadini ed imprese, attraverso un modello innovativo che ha consentito una forte riduzione delle tempistiche», commenta il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, Commissario straordinario per l’emergenza fin dalla notte del 12 novembre 2019. «Credo che chiunque viva a Venezia centro storico e nelle Isole abbia potuto vedere con i propri occhi i tantissimi lavori che in questi due anni abbiamo eseguito per fare in modo che quanto accaduto in quella terribile serata non si ripeta più. Me ne vengono in mente alcuni come ad esempio l’innalzamento del muretto di protezione a Pellestrina e a S. Erasmo, all’Isola delle Vignole o il rifacimento della riva prospiciente ai Giardini Reali a San Marco, o ancora tutti gli interventi per ripristinare la piena funzionalità delle fognature sia nel centro storico che nelle Isole, tra cui la messa in sicurezza del compendio Ex Pescheria a Burano. In totale sono stati 130 interventi».

Nel dettaglio, sono stati eseguiti ad oggi 57 milioni di euro di lavori pubblici per l’immediato ripristino, e la Struttura commissariale ha riconosciuto 6 milioni di euro di indennizzi ai privati cittadini e oltre 26 milioni ad attività sociali, di culto, economiche e produttive.

«Il lavoro però non è ancora finito. Oggi ho firmato un decreto per avviare altri 48 interventi per un valore complessivo di 62.717.792,99 euro» annuncia il sindaco. Tutto ciò a seguito della recente ordinanza del Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio con la quale viene affidato al sindaco di Venezia il coordinamento per la conclusione del piano degli interventi di ripristino legati ai danni e alle conseguenze dei fenomeni eccezionali di acqua alta avvenuti nel corso del novembre 2019. La decisione è derivata dal fatto di dover assicurare e consentire il completamento degli interventi previsti dalla necessaria prevenzione di possibili situazioni di pericolo per la pubblica incolumità.

I lavori finanziati

  • Insula/Veritas: 9.240.890 euro per 5 interventi, tra cui il rialzo del muretto di contenimento di S. Pietro in Volta e Portosecco, l’impermeabilizzazione del paramento spondale di Pellestrina e Lido;
  • ACTV: 5.101.742 euro per 5 interventi, tra cui la ricostruzione degli approdi di S. Zaccaria Jolanda, Monumento e Danieli, del pontile di Murano Faro e degli approdi di Tronchetto A e B;
  • Veritas: 412.000 euro per opere di antiscalzamento del muro di cinta;
  • Comune di Venezia: 37.930.760 euro per 28 interventi, tra cui il ripristino strutturale della palestra ad uso scolastico e sportivo di S. Alvise, il rialzo pavimentazione delle Fondamenta Nove, Cannaregio, Venier, Savorgnan, S. Giobbe, Zattere e della Giudecca, e delle Rive Schiavoni, Giardini Biennale, V. Veneto e Sette martiri, oltre al ripristino diffuso dei “gatoli” presenti sui muri di sponda del sestiere Castello;
  • Città Metropolitana: 370.000 euro per 2 interventi, tra cui la messa in sicurezza di San Servolo ed il nuovo pontile per l’ISS Fermi;
  • Autorità di sistema portuale: 109.800 euro per 1 intervento di ripristino pontile;
  • Provveditorato alle Opere Pubbliche: 9.552.600 euro per il ripristino della soffolta di Pellestrina, delle sponde fronte isola degli Armeni, delle sponde dell’isola di Torcello e delle Vignole, oltre al ripristino dei danni per le sedi di Questure, Prefetture e Vigili del Fuoco.

Giacomo Porra

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