Teatro stabile del Veneto, quasi 2 mila giovani formati con un programma regionale per l'occupazione

Ventimila ore di formazione erogate, e 1886 giovani coinvolti. Sono i risultati del primo triennio del programma Teseo – Teatro scuola e occupazione, presentanti giovedì mattina a Padova dal presidente del Teatro Stabile del Veneto Giampiero Beltotto e dalla presidente di Accademia Teatrale Veneta Manuela Massimi, assieme all’assessora regionale all’istruzione e lavoro Elena Donazzan.

«I risultati dimostrano che la strada tracciata dal Veneto d’investire sulle professioni dei giovani nell’ambito della cultura è quella giusta», ha detto Donazzan. «Una scelta che implica un chiaro messaggio: vogliamo valorizzare le professioni del mondo della cultura, in particolare quelle dello spettacolo dal vivo. Tutti i lavoratori, i professionisti di questo grande mondo, meritano di essere valorizzati e sostenuti e non di essere trattati, come purtroppo sta accadendo oggi, da lavoratori residuali rispetto alle emergenze dell’Italia. Chi lavora nella cultura e nello spettacolo appartiene ad una categoria non solo fondamentale per la crescita della nostra società, ma rilevante per l’economia e per il mercato del lavoro».

Dati molto incoraggianti, sia per il numero di partecipanti sia per il livello di occupazione successivo ai percorsi, che hanno portato i partner del progetto ad investire in una nuova edizione. Nell’attesa di poter accedere alla nuova programmazione europea 2021-2027 necessaria a cofinanziare il rinnovo dell’iniziativa, per dare continuità al Modello Veneto, la Regione del Veneto, il Teatro Stabile del Veneto e l’Accademia Teatrale Veneta hanno scelto di realizzare un’edizione transitoria per il 2022, propedeutica ad un nuovo triennio di TeSeO sostenuto dal FSE per il 2023-2025.

«Il mondo del teatro, del cinema e della cultura in generale stanno pagando un prezzo troppo alto in un contesto condizionato dalla pandemia che rischia di compromettere professionalità e vite – sottolinea l’assessora. «Dobbiamo essere tutti consapevoli della rilevanza che il mondo della cultura ha nell’economia, tanto del Veneto quanto dell’Italia tutta. La Regione del Veneto continuerà a sostenere azioni formative mirate per far sì che i giovani si avvicinino a questo mondo e vi accedano con la possibilità di crescere professionalmente, dando un contributo di crescita a tutta la comunità».

Giacomo Porra

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