Arpav, qualità dell'aria in miglioramento in Veneto nel 2021
Il 2021 è stato un anno leggermente meno inquinato del solito. A dirlo è la prima relazione Arpav sulla qualità dell’aria in Veneto nell’anno appena concluso. I dati mostrano una situazione in miglioramento per quanto riguarda l’inquinamento da polveri sottili: nonostante 27 centraline su 37 registrino un numero di sforamenti del limite giornaliero oltre la soglia critica, i valori limite sulla media annuale sono rispettati in tutta la regione. Più positiva la situazione riguardato il biossido di azoto e l’ozono, tipico inquinante estivo, che è stato rilevato nell’ultimo anno in misura ampiamente inferiore rispetto agli ultimi anni.
I dati Arpav
Nel 2021 non c’è stato nessun superamento del valore limite annuale del biossido di azoto con dati confrontabili con il 2020.
Per le polveri PM10 e PM2.5 non si registrano in alcuna stazione superamenti dei rispettivi limiti annuali, mentre il valore limite giornaliero del PM10 è rispettato in 10 centraline su 37. Per quanto questo sia il valore limite più difficile da rispettare, nel 2021 è generalmente diminuito rispetto al quadriennio precedente il numero di giorni di superamento del valore limite giornaliero delle polveri PM10, grazie anche ad un autunno senza episodi di accumulo di rilievo.
Infine per l’ozono si segnala un diffuso superamento del valore obiettivo, come negli scorsi anni. Significativamente meno numerosi, soprattutto in luglio, gli episodi di superamento della soglia di informazione dell’ozono rispetto agli anni precedenti.
Lo studio sarà completato dalla Relazione Regionale della Qualità dell’Aria, che sarà pubblicata in primavera.
Il commento della Regione
«Il lavoro che da anni stiamo mettendo in campo per migliorare lo stato di salute dell’aria veneta, seppur in un contesto difficile quale è il Bacino Padano dove c’è scarso ricambio d’aria, sta dando i suoi frutti». Questo il primo commento dell’assessore regionale all’ambiente, Gianpaolo Bottacin.
«I risultati sono in buona parte frutto delle oltre settanta misure contenute nel nostro piano regionale, ora in fase di aggiornamento, che dimostra tutta la sua efficacia», ha dichiarato l’assessore.
«Negli ultimi anni abbiamo investito oltre un miliardo di euro su tutti i settori strategici per l’aria: trasporto pubblico e privato, infrastrutture, efficientamento energetico», conclude l’assessore. «Ovviamente non ci fermiamo qui e continueremo ad investire, lavorando altresì in sinergia con le altre regioni del Bacino Padano sapendo bene che la problematica geomorfologica che dobbiamo affrontare non si può fermare ai confini geografici di un territorio».